Reggia di Caserta, in primavera nuova biglietteria e centro di controllo

Attesa l'apertura della Gran Galleria

La Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta
di Lidia Luberto
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 10:00
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Il 2024 sarà un anno ricco di novità per la Reggia, dove, parola della direttrice, Tiziana Maffei, si concluderanno molti lavori e se ne cominceranno altri di notevole portata. Il primo intervento che sarà portato a termine entro la primavera è quello sul varco-biglietteria di via Giannone, realizzato nell'ambito del "Restauro e valorizzazione del Parco della Reggia" finanziato con fondi rinvenienti dalla programmazione 2007-2013, relativi a risorse del Pon-Attrattori culturali, naturali e turismo Fesr 2007/2013. Una novità fra le più attese in quanto costituisce un accesso che consentirà ai visitatori di entrare, ma soprattutto di uscire, in pieno centro cittadino.

Altro importante risultato è l'apertura delle sale espositive, denominate la "Gran galleria" di tremila metri quadrati, ricavate in quello che era il cinema dell'aeronautica militare.
Al piano terra della stessa verticale dell'edificio, saranno situati i locali per i servizi educativi e il nuovo book shop.

Si tratta dei cantieri Mom ("Miglioramento dell'offerta museale") previsti nell'ambito del Programma operativo complementare di azione e coesione 2014-2020 Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020. Questi nuovi locali verranno inaugurati il 29 febbraio con due mostre fotografiche, intitolate "Visioni", di Luciano Romano e di Luciano d'Inverno.

Sarà anche l'occasione per chiudere le celebrazioni vanvitelliane, con il convegno "Il cantiere dei cantieri", in programma per l'1 e il 2 marzo, dedicato alla Reggia e al suo architetto.
Entro un paio di mesi, poi, verrà trasferito nella sede appena approntata, il Centro operativo di controllo, che, attraverso 400 telecamere, vigilerà sugli interni del Palazzo reale, sul Parco e su una parte di piazza Carlo di Borbone.
La centrale operativa è stata realizzata con il Pon Legalità 2014-2020 Asse 2 Azione 2.1.1 Interventi finalizzati all'incremento degli standard di sicurezza di aree strategiche per lo sviluppo. Sempre per migliorare il sistema di accoglienza, stanno per entrare in funzione anche altri blocchi di servizi igienici (nel Palazzo, nella quadreria, nel Parco, nella Sala Romanelli) tutti adatti anche per i disabili e forniti dell'occorrente per neonati e resi possibile dal ricorso ai fondi di Sviluppo e Coesione.

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Sempre con le risorse Fsc, verrà migliorato il sistema di comunicazione e orientamento all'interno del complesso con nuovi apparati comunicativi. A breve sui due viali della lunga via d'acqua verrà realizzata una pavimentazione drenante. Ovviamente, precisano dalla Reggia, i due viali saranno chiusi alternativamente, in modo da non disturbare il flusso delle visite. L'intervento dovrebbe andare di pari passo con quello relativo alla valorizzazione e salvaguardia delle alberature della stessa via d'acqua. Mentre stanno per essere conclusi i lavori alla Castelluccia e nel Bosco vecchio, dove sono stati messi in sicurezza gli alberi e dove è prevista una piccola area accoglienza. Nel frattempo, potranno finalmente riprendere ed essere conclusi, i lavori alla Peschiera grande bloccati da tempo a causa di un complicato contenzioso.

Entro la primavera, con la creazione di siepi, la Flora verrà separata dal resto del Complesso e restituita, così, alla fruizione esterna, sempre, però attraverso il sistema dei bandi di valorizzazione partecipata. Altro importante intervento è la demolizione, nella Sala della Gloria, quella successiva alla Sala Romanelli, del solaio intermedio che fu realizzato dall'Aeronautica per recuperare, a suo uso, altri locali. L'obiettivo è di riportare quegli spazi alla volumetria originaria progettata da Vanvitelli.

Ma il 2024 sarà anche l'anno nel quale inizieranno lavori impegnativi sulla struttura dei Passionisti, ai Liparoti, al Teatro di Corte, per la realizzazione del nuovo centro congressi, per il restauro del Cannocchiale, del basolato dei cortili e dei pavimenti del Settecento. Infine, ci sono i progetti finanziati con i fondi del Pnrr per i quali sono partite le gare di progettazione da parte di Invitalia e che dovranno concludersi entro il 2026. Si tratta di importanti interventi sull'Acquedotto carolino e sulle sorgenti del Fizzo, sul nuovo impianto di irrigazione a caduta nel Parco, e quelli che riguardano la messa in sicurezza delle mura, degli alberi e il casino di San Silvestro nonché il restauro delle fontane Cerere, Eolo e dei Delfini, che prevede anche un sistema impiantistico capace di ripristinare i giochi d'acqua che c'erano una volta.

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