Rifiuti tra blitz e multe ma è valanga di ricorsi

Pugno duro del Comune: stop di tre giorni ai negozianti

Rifiuti abbandonati per strada
Rifiuti abbandonati per strada
di Daniela Volpecina
Mercoledì 14 Giugno 2023, 07:28 - Ultimo agg. 15 Giugno, 13:15
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Si profilano tempi duri per i commercianti che non fanno la raccolta differenziata. Non più soltanto multe, per quanto onerose, ma anche la chiusura dell'attività e un inasprimento dei verbali. Entrambe le ipotesi sembrerebbero già al vaglio dell'amministrazione comunale decisa a mettere in campo anche soluzioni "impopolari" pur di ottenere un incremento della selezione dei rifiuti. Una necessità dettata dal fatto che ci sono non pochi esercizi commerciali che continuano a non differenziare nonostante i numerosi solleciti degli ispettori ambientali e persino dopo aver ricevuto tre contravvenzioni in poche settimane.

Sanzioni di circa seicento euro ciascuna che, nella migliore delle ipotesi, vengono incassate dopo oltre un anno. Nella maggioranza dei casi il multato infatti impugna il verbale dando il via ad un lungo iter giudiziario. Basti pensare che su cinquantaquattro multe elevate nel centro storico tra febbraio e aprile, tre sono state pagate, mentre per le altre cinquantuno è stato presentato un ricorso. Da qui la decisione del Comune di studiare, codice alla mano, la possibilità di mettere in campo azioni più incisive come quella della chiusura forzata del locale per tre giorni consecutivi nel caso in cui l'utente venga sorpreso due volte a non fare la differenziata.

Tra le ipotesi anche quella di modificare il regolamento che disciplina la raccolta rifiuti, prevedendo sanzioni ancora più elevate in particolare per le utenze non domestiche. Ferma al cinquantacinque per cento, la differenziata non riesce a decollare proprio a causa dei grandi produttori di rifiuti: uffici, caserme, scuole, enti, presidi socio-sanitari, ipermercati, locali commerciali e non solo. Ci sono casi in cui gli operatori della raccolta si trovano di fronte quotidianamente non soltanto a rifiuti non conformi ma a vere e proprie mini discariche a cielo aperto con tonnellate di indifferenziato in bella vista sul ciglio della strada. E ciò, nonostante sia stato concordato con le attività commerciali un servizio dedicato che prevede il prelievo quotidiano di umido e carta e la raccolta trisettimanale di multimateriale.

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A questa situazione, considerata già di per se inaccettabile perché comporta un incremento dei costi di smaltimento, occorre aggiungere poi anche i rischi e le conseguenze sul piano igienico-sanitario che con le temperature estive non potranno che innescare nuovi disagi ai cittadini. Proseguono e sono destinati a moltiplicarsi intanto sul territorio i blitz degli ispettori ambientali che ieri mattina hanno elevato altri cinque verbali tra via Rossini, via Cilea e via Marchesiello nella frazione di Parco Cerasola.

In totale sono circa una ottantina le multe irrogate negli ultimi cinque mesi per violazione dell'ordinanza con la quale nel giugno 2021 veniva riorganizzato il servizio di raccolta porta a porta. Per migliorare il servizio non basta tuttavia innalzare lo standard della raccolta e la qualità della selezione, per il Comune è fondamentale incrementare anche le attività di spazzamento e diserbo di strade e marciapiedi, il numero dei contenitori, disporre di attrezzature efficienti e di mezzi per la raccolta adeguati.
Su questo tema e su numerosi altri si confronteranno, probabilmente già nella giornata di oggi, Comune e Isvec, la società che gestisce il servizio e che dovrebbe rimanere in carica fino alla scadenza del contratto prevista ad agosto, salvo eventuali proroghe.

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