Rifiuti, Eda Caserta non decolla
e «avvisa» Gisec sulle nomine

Rifiuti, Eda Caserta non decolla e «avvisa» Gisec sulle nomine
Martedì 18 Ottobre 2022, 13:16
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Non decolla l'Eda Caserta, l'ente d'ambito con competenza provinciale destinato, secondo la legge regionale, a subentrare ai comuni nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti, accentrando un settore frammentato e spesso oggetto di sprechi e indagini; la normativa ne prevede uno per ogni provincia, ma al momento solo a Salerno l'Eda è operativo, avendo acquisito già da un anno dalla Provincia la società Ecoambiente, che gestisce impianti di rifiuti.

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Anche a Caserta l'Eda, presieduto dal sindaco di Parete Gino Pellegrino, sta provando a dotarsi di una dimensione operativa, ma l'acquisizione di Gisec, società della Provincia di Caserta gestore di impianti come lo Stir di Santa Maria Capua Vetere, non arriva a definizione, nonostante i tavoli tenuti tra le parti e l'accordo trovato, anche sul corrispettivo economico, circa l'acquisizione delle quote di Gisec da parte di Eda.

Mancherebbe solo la firma, ma proprio in questi giorni la Gisec sta cercando di assumere un direttore generale attraverso colloqui con i professionisti che hanno presentato le candidature; una mossa che Pellegrino ritiene inopportuna, trattandosi di una nomina che rientra tra gli atti sensibili e fondamentali che impattano anche sui conti, per cui dall'Eda auspicano che tale scelta sia condivisa dopo il passaggio delle quote.

Peraltro il bando per il diggì fu proposto dalla Gisec la prima volta nel 2021, qindi sospeso dopo le critiche dei sindacati, ed oggi riproposto.

Nel dicembre 2021 inoltre, mentre era in corso la campagna elettorale per le provinciali, l'Eda, allora presieduto dal sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra, entrò in rotta di collisione con Gisec e Provincia di Caserta, dopo che il presidente dell'ente provinciale Giorgio Magliocca (poi rieletto) convocò l'assemblea Gisec per eleggerne Cda e presidente. Le nomine dei tre membri del Cda furono fatte nonostante l'opposizione di Mirra, poi due consiglieri hanno lasciato e sono stati sostituiti; quell'assetto del Cda permane tuttora.

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