"Sabbiate" le fontane alla Vaccheria eliminati lo sporco e... la protezione

La Soprintendenza nega l'invio di operai

Le fontane alla Vaccheria
Le fontane alla Vaccheria
di Lidia Luberto
Lunedì 26 Giugno 2023, 08:25 - Ultimo agg. 10:15
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Un intervento improprio, forse anche effettuato in buona fede, ma che rischia di aver danneggiato in modo definitivo le due storiche fontane realizzate da Angelo Solari nel 1794 che decorano gli angoli di via Vaccheria e via Giardini reali in località San Leucio. Le due fontane, ciascuna formata da un conca a forma di terrina e da una conchiglia sulla quale è scolpita una testa di donna da cui scorga l'acqua, si presentano normalmente sporche, con la struttura di calcare duro annerita dall'umido e dalla sporcizia e l'acqua piovana ristagnate verde e melmosa.

Qualche giorno fa, però, una squadra di operai ha provveduto a pulirle, o meglio, le ha "sabbiate" utilizzando una pompa particolare che, attraverso un getto potente, ne ha asportato il velo di sporcizia. Il problema è che il lavoro è stato tanto radicale da aver eliminato anche la patina che le proteggeva. «Mi sembra un intervento, quantomeno, poco accorto - dice il soprintendente ai beni artistici e architettonici di Caserta e Benevento, Gennaro Leva, al quale, peraltro, non risulta sia arrivata alcuna richiesta di autorizzazione per effettuare l'opera - in quanto, in questo caso si è eliminato anche il tratto di chiaro scuro che caratterizzava la Fontana stessa».

Una pulizia che, dunque, sarebbe andata ben oltre gli stessi risultati voluti, ma che una buona parte dei cittadini ha comunque apprezzato. «Non sappiamo chi abbia effettuato l'intervento, né siamo in grado di giudicarne la correttezza o la qualità non essendo noi degli esperti. Ma una cosa è certa, ci è sembrato un'azione di cura che ci voleva, visto che il nostro borgo è normalmente abbandonato e trascurato. Insomma, meglio aver scrostato un po' di patina che vedere la muffa e la sporcizia. Piuttosto - è il parere di Oreste Natale, abitante di San Leucio e appassionato interprete delle istanze dei leuciani - vorremmo che ci si occupasse di più della nostra bella contrada, che si facesse qualcosa per renderla più bella e degna del suo glorioso passato».
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Diversa la posizione di Pasquale Napoletano, consigliere comunale di minoranza, anche lui leuciano doc, che dice: «La questione è che lavori del genere andrebbero affidati a mani esperte e sotto la supervisione di tecnici preparati e di restauratori capaci, nonché del controllo attento della Soprintendenza. Opere come quelle in questione non possono essere trattate come fossero fontane situate in una zona qualsiasi della città. San Leucio, come è ben noto, ma come forse tutti dimenticano troppo spesso, è parte integrante e imprescindibile del bene Unesco costituito dalla stessa Reggia e dall'Acquedotto carolino e come tale andrebbe considerato. Che significa attenzione e controllo per ogni intervento, cura e manutenzione costante delle strade, del verde e degli edifici stessi». Intanto, però, la pulizia delle fontane è rimasta incompleta: in seguito alle proteste di qualcuno dei residenti che criticava l'intervento, gli addetti hanno, infatti, sospeso il lavoro. E ora, i due manufatti storici, sono, chissà ancora per quanto, puliti (o sporchi) a metà.
 

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