Sagra del fico d'India dopo "Gara del solco": sfida a colpi di aratro

Un rito di origine pagana che nei secoli ha subito dalla Chiesa un processo di evangelizzazione

Sagra del fico d'India dopo "Gara del solco": sfida a colpi di aratro
Sagra del fico d'India dopo "Gara del solco": sfida a colpi di aratro
di Claudio Lombardi
Mercoledì 6 Settembre 2023, 09:52
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Affilati gli aratri, si parte! Torna a Castel Morrone la "Gara del solco", un rito di origine pagana che nei secoli ha subito dalla Chiesa un processo di evangelizzazione; e oggi è vissuto, oltre che come necessità identitaria, anche come atto di devozione nei confronti di Maria Santissima della Misericordia, patrona del borgo.

Divisi in squadre, i tracciatori e le tracciatrici delle varie contrade hanno iniziato a tirare un solco in direzione del santuario sul monte Castello. Possono confidare solo sull'istinto e sulla loro abilità, visto che gli strumenti di misurazione elettronici sono banditi e rischiano l'esclusione se sfruttano i segni lasciati negli anni precedenti; domani sera, i solchi saranno illuminati con delle fiaccole e visibili dall'alto del monte.

Nel giorno della festa a Maria, venerdì 8 settembre, una giuria tecnica e il voto popolare decreteranno il solco migliore: il più lungo, il più dritto, il più "devoto"; la premiazione avverrà in piazza Bronzetti.

Come da tradizione, la "Gara del solco" lascerà il testimone alla "Sagra del fico d'India", tra gli eventi gastronomici più longevi della provincia di Caserta. La formula è sempre la stessa, semplice ed efficace, da ben 48 anni: valorizzare la cucina contadina, esaltando le tipicità, in una cornice accogliente e informale. Fino a domenica, gli stand in piazza Bronzetti e lungo via Castelluccia sforneranno pettole e fagioli, carne di pecora "a caurarone", rosette di maiale paesano, fiori di zucca in pastella e altre prelibatezze.

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Protagonista della sagra, però, resta il fico d'india, di produzione locale, ingrediente versatile che potrà essere gustato al naturale oppure elaborato nella deliziosa crema che guarnisce croccanti cannoli, secondo la ricetta della famiglia Sparaco. Quest'anno, tra l'altro, ogni serata sarà "condita" da uno spettacolo musicale: in piazza Bronzetti, dalle 21:30, si avvicenderanno Tartaglia Aneuro (venerdì), il Movimento popolare sannita (sabato) e i Foja (domenica). Gara e sagra sono promosse dalla Pro loco, presieduta da Alberto Parisi, patrocinate dal Comune e realizzate grazie alla collaborazione delle associazioni Le donne fanno sempre storia, Terzo millennio, I 7/4 e Casa Betania Anspi. Sono entrambe inserite nel progetto intercomunale "Le feste del fuoco", cofinanziato dalla Regione Campania con i fondi Poc per la rigenerazione urbana, il turismo e la cultura. Il manifesto è dell'artista morronese Giovanni Tariello. «Gli eventi in cartellone rappresentano due occasioni in più dichiara l'assessora con delega all'Ambiente, alle Politiche giovanili e alle Associazioni Pina Vallefuoco per visitare un borgo collinare ricco di suggestioni, tra storia, natura e gastronomia». E per smaltire gli eccessi della tavola Casa Betania offre percorsi di trekking incantevoli, come il "Sentiero del mirto", sei chilometri di salita dolce che si affrontano senza particolari difficoltà.
 

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