CASERTA - I finanzieri dei Nuclei di Polizia economico-finanziaria di Taranto e di Caserta hanno eseguito un provvedimento di sequestro conservativo emesso, su richiesta della Procura regionale per la Campania, dal Presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Napoli, fino alla concorrenza dell'importo del danno erariale accertato, pari
a circa 4,2 milioni di euro, nei confronti di una società cooperativa giornalistica e dei suoi rappresentanti, per l'ipotesi di illecita percezione di contributi pubblici a sostegno dell'attività editoriale.
Destinatari del procedimento l'editore casertano Pasquale Piccirillo ed altre due persone.
Dall'indagine è emerso inoltre che i giornalisti avvicendatisi nella compagine associativa avrebbero disconosciuto una propria volontaria e sostanziale adesione alla cooperativa in qualità di soci, specificando che in realtà avrebbero svolto esclusivamente attività di lavoratori dipendenti come redattori e che il formale rapporto associativo quali cooperatori sarebbe stato
imposto loro dietro minaccia di licenziamento.
Le tre persone, amministratori di fatto della società, erano state denunciate a suo tempo all'autorità giudiziaria ordinaria per il reato di truffa aggravata funzionale al conseguimento di
erogazioni pubbliche. Le operazioni di sequestro hanno riguardato beni immobili, conti
correnti e crediti riconducibili agli indagati sino a concorrenza del danno erariale contestato.