In particolare l’uomo, nel tentativo di crearsi un alibi, si era rivolto proprio ai carabinieri di Carinola asserendo di temere ripercussioni da parte dei familiari di una 13enne che aveva conosciuto e frequentato e con la quale aveva anche consumato un rapporto sessuale a seguito del quale temeva di averla messa incinta.
Il racconto non privo di incongruenze ed il fatto stesso che vi fosse coinvolta una minorenne ha indotto i militari dell’arma ad eseguire approfondimenti che hanno portato a scoprire che in effetti l’uomo, dal proprio computer di casa, aveva adescato la ragazzina su Facebook e che si era più volte incontrato con la stessa. Durante uno di questi incontri si era poi consumato un amplesso senza che la stessa restasse incinta.