Sposi e candidati, dopo il sì sull'altare
corsa al seggio con gli abiti della festa

Sposi e candidati, dopo il sì sull'altare corsa al seggio con gli abiti della festa
di Pierluigi Benvenuti
Lunedì 13 Giugno 2022, 07:24 - Ultimo agg. 22:37
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Si sono giurati amore eterno dinanzi all'altare dell'artistica chiesetta di San Giovanni e Paolo in Casale di Carinola. Neanche il tempo però di pronunciare il fatidico sì e ricevere gli auguri e le felicitazioni di parenti e amici e i due sposini sono scappati via per presentarsi al seggio elettorale e compiere il loro dovere. È la storia di Grazia Di Somma e Mauro Valente, la più tenera e simpatica delle elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale e la scelta del nuovo sindaco di Mondragone. Marito e moglie sono entrambi candidati nella lista Mondragone Attiva a sostegno del sindaco Marco Pizzella e mai avrebbero potuto mancare l'appuntamento con le urne. Nell'ultimo mese hanno unito agli impegni per la preparazione del matrimonio quelli ancora più impegnativi di una campagna elettorale condotta tra la gente. Ieri pomeriggio poi, meno di un'ora dopo la conclusione del rito religioso, si sono presentati nella sezione numero cinque di Mondragone, in via Elena, per adempiere a un altro rito, quello laico e democratico del voto. Entrambi raggianti ed emozionati, con gli abiti della cerimonia, lei in un abito bianco con corpino di pizzo e lui con un tradizionale completo scuro, sono stati accolti dagli applausi e dagli auguri dei componenti del seggio e degli altri elettori presenti.

È del tutto inutile chiedersi a chi siano andate le rispettive preferenze e non solo perché il voto è segreto.

Grazia e Marco hanno entrambi trent'anni e la loro storia d'amore somiglia a una favola; stanno insieme da 17 anni, dai banchi del liceo. Entrambi laureati in ingegneria gestionale, lavorano a Napoli nel settore dell'Information Technology, nella multinazionale statunitense Accenture lei, nella Sole365 Mauro.

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Il loro matrimonio era in programma da tempo ed è stato rinviato per la pandemia e le restrizioni imposte dai lockdown. «La data del dodici giugno è stata fissata da più un anno. E quando abbiamo letto il decreto di convocazione delle elezioni ci è venuto da ridere. Sembrava uno scherzo, una coincidenza incredibile. Abbiamo però deciso di portare avanti entrambe le cose», spiegano Grazia e Marco. E non è stato semplice, anzi «è stato un turbinio di impegni ed emozioni. Sono stati per noi mesi pieni di impegni, stress, pochissime ore di sonno ma, allo stesso tempo, avvincenti, emozionanti e perché no anche divertenti. Vorremmo ringraziare le persone che ci hanno supportato e ci hanno permesso di portare avanti parallelamente due attività così impegnative. Senza di loro forse non ce l'avremmo fatta. Abbiamo avuto dei compagni favolosi. In un certo qual modo, il nostro matrimonio è stato anche con la città alla quale abbiamo dedicato passione e tempo, idee e proposte», concludono prima di avviarsi verso un locale di Caiazzo dove sono attesi per il ricevimento. L'esito delle votazioni forse in questo momento è l'ultimo dei loro pensieri. Del resto, lo scrutinio per le comunali inizia oggi.

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