È ancora una volta il tema del dissesto stradale ad essere all'ordine del giorno del dibattito quotidiano delle commissioni consiliari. Nelle ultime ore è diventato evidente che le attuali condizioni di dissesto finanziario, che impongono la spesa cosiddetta "in dodicesimi", non consentono all'amministrazione possibilità di interventi straordinari in tempi brevi.
La coperta delle casse comunali resta cortissima di fronte alle esigenze di manutenzione straordinaria che si è manifestata sia per le strade che per il verde. Ieri mattina sono stati numerosi i consiglieri comunali che hanno assediato i dirigenti responsabili del settore Finanziario, Antonietta Carrella, e dei Lavori pubblici, Luigi Vitelli, in attesa di risposte sulla vera e propria caccia ai fondi che si è aperta a Palazzo Castropignano. Venuta meno l'ipotesi utilizzare le somme degli oneri di urbanizzazione incassati dall'ente, è stato l'ingegnere Vitelli a rassicurare la seconda commissione Lavori pubblici sul fatto che entro la settimana si sarebbero compiute tutte le procedure amministrative per lo stanziamento delle somme necessarie a richiudere le voragini più grandi che si sono aperte a causa del maltempo dello scorso weekend (una cifra compresa tra i cinque e i settemila euro).
E la giornata di ieri si è trasformata in una giornata di proposte nel tentativo di trovare una soluzione al problema della carenza di fondi. La più discussa è arrivata dal consigliere Donato Aspromonte (Prima Caserta) che, prima in seconda commissione e poi in commissione di controllo Gestione patrimonio e bilancio, ha proposto ai colleghi di rinunciare ad un mese di gettoni di presenza per destinarli alla colmatura delle buche. "Apriti cielo", è con questa espressione che lo stesso Aspromonte riassume le reazioni contrarie dei colleghi che hanno manifestato anche le difficoltà tecniche e i limiti previsti dalle normative, che fissano in un massimo di 100 euro le donazioni da poter iscrivere a bilancio.
Il tema della "restituzione", a livello nazionale proposto dal Movimento 5 stelle, è stato affrontato più volte negli ultimi anni anche a Palazzo Castropignano. La scorsa consiliatura erano stati i consiglieri di Speranza per Caserta Francesco Apperti e Norma Naim a farsi portavoce di questa battaglia rinunciando a presenziare alle commissioni per non incassare troppi gettoni. Prima del movimento civico di sinistra erano stati anche altri rappresentanti eletti ad utilizzare la proposta per segnalare le difficoltà dell'ente come ricorda il consigliere Giovanni Lombardi, componente della maggioranza. «Questa è una vecchia provocazione che ogni tanto viene riproposta ed è ammessa visto anche il periodo del Carnevale - afferma l'espondente del gruppo centrista Insieme per Caserta - tecnicamente, però, non è possibile farlo come emerso tutte le volte che il tema è arrivato in consiglio comunale».
Differente da quello di Aspromonte è anche l'approccio dei restanti componenti della minoranza, come Elio Di Caprio del gruppo Zinzi per Caserta, che comunque si dice pronto a restituire alla collettività i gettoni da incassare. «Sarei disposto a rinunciare ai gettoni se si superassero gli impedimenti burocratici esistenti ma nel frattempo dobbiamo studiare nuove soluzioni. Ho detto all'assessore Marzo di includere, nei lavori previsti dal piano asfalti, una proposta alle ditte incaricate affinché oltre alla posa degli asfalti possano intervenire anche sulle buche nelle aree limitrofe. Un aiuto - spiega Di Caprio - che ci consentirebbe di aumentare il ventaglio di possibilità di interventi per contrastare il dissesto stradale nonostante la mancanza di risorse». Aperto a soluzioni temporanee anche il consigliere Romolo Vignola (Riformisti per Terra di Lavoro) che però preferisce insistere con la richiesta a tutti i colleghi di maggiore razionalità nell'affrontare i problemi che interessano i casertani: «Noi possiamo anche rinunciare ai gettoni ma questo è il segnale di un grave squilibrio per le casse comunali e non mi sembra la strada giusta da imboccare anche perché non risolve il problema. Sto preparando proprio in queste ore - annuncia Vignola - una interrogazione per capire quali sono le percentuali raggiunte nella riscossione delle imposte. Non è possibile, con la carenza di risorse attuali e le aliquote al massimo imposte dal dissesto, tollerare soglie di impunità. La lotta