Maddaloni, street control ko:
nessuna multa riscossa e ricorsi persi

Maddaloni, street control ko: nessuna multa riscossa e ricorsi persi
di Giuseppe Miretto
Mercoledì 9 Dicembre 2020, 08:17 - Ultimo agg. 19:43
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Fine di un esperimento innovativo: azzoppato definitivamente lo «street control». Colpito dai rilievi di legittimità del Giudice di Pace e fermato in autotutela fine a fine anno, non ripartirà il sistema delle «multe a strascico» ovvero il rilevamento a distanza delle infrazione del codice della strada. Il colpo mortale arriva da un nuovo inciampo organizzativo che si somma a quelli legali.

Apparentemente, con l'acquisto di tre Fiat Panda, è stato eliminato il problema della mancanza di veicoli idonei su cui montare il sistema (telecamere e tablet associato). Ma non basta. Il comune non ha gli agenti per formare le doppie pattuglie per la contestazione immediata delle multe. Si è cercato di rimediare con la sistematica convocazione postuma in ufficio di tutti i multati. Il sistema è crollato miseramente: la contestazione in differita delle «multe a strascico» è stata bocciata dal Ministero dell'Interno che le ammette solo in caso di «documentata impossibilità di contestazione immediata non eseguibile». E poi, quest'ultima, deve «avere carattere di contingenza ed effettività, evitando di utilizzare formule con carattere di sistematicità». Quindi le multe in serie, sempre e comunque arrecante le medesime diciture, recapitate come prassi nei giorni successivi al rilievo dell'infrazione, non si possono fare. In più, il comune di Maddaloni non è attrezzato con un ufficio contravvenzioni e una struttura legale capace di aggirare questo impedimento. 

Bocciature dopo bocciatura lo street control resterà nei cassetti.

Sentenze alla mano, attualmente, potrebbe essere utilizzato solo per reprimere il ricorso sistematico al parcheggio in doppia fila. Stop invece, per effetto dei rilievi mossi dal Giudice di Pace di Maddaloni, alle sanzioni per mancanza di revisione dei veicoli assenza di revisione (art. 80 del Codice della Strada) o della mancanza di copertura assicurativa. Due infrazioni che sono vincolate invece alla contestazione immediata al trasgressore. E per questa «intrinseca debolezza legislativa» tutte le sanzioni automatiche con rilevamento fotografico sono potenzialmente annullabili o comunque impugnabili.

Colpi mortali per un sistema che avrebbe dovuto rivoluzionare la viabilità. Ma gli avvocati dei multati sono andati oltre. Contestati: la non omologazione dello street control; il ricorso a «controlli a sorpresa» (considerati agguati per gli automobilisti); gli errori di posizionamento. «E' vero commenta Giuseppe De Lucia, vigile urbano e segretario provinciale del Csa-Ral- su più verbali, il sistema ha indicato strade sbagliate. Un errore, magari dovuto alla non esatta taratura, che automaticamente però rende nulla la sanzione. Ma invalida anche l'impegno degli agenti che va tutelato, reso credibile e garantito rispetto agli errori grossolani». Numeri alla mano, la pioggia di sanzioni non c'è mai stata perché quelle passata all'incasso sono state poco più di 500.

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Le sanzioni elevate, qualche migliaio, non sono mai approdate alla fase di riscossione causa ricorsi. Molti dei ricorsi sono stati inviati al Prefetto. Non felice l'utilizzo delle tecnologia, va molto meglio la riscossione delle multe tradizionali. «Archiviati precisa il vicesindaco Gigi Bove - gli anni bui delle prescrizioni di massa di qualche decennio fa. Oggi, con il riordino degli uffici, il Comune è riuscito a portare, intorno all'80% il numero della sanzioni riscosse».
 

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