Stuprò modella, poi fuga ai Caraibi:
catturato il «chico latino» latitante

Buonanno al momento della cattura
Buonanno al momento della cattura
di Mary Liguori
Giovedì 7 Marzo 2019, 06:40
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Lo stupratore si era rifatto una vita, a Santo Domingo, dove lo conoscevano come esperto pizzaiolo. Due giorni fa, la sua latitanza caraibica è giunta al capolinea. Lo ha rintracciato la polizia, assieme ad altri quattro fuggitivi italiani che avevano ripiegato in centro America dopo essere stati condannati per reati vari da diversi tribunali italiani. Salvatore Buonanno, che violentò una modella di 24 anni, sconterà otto anni e mezzo di carcere: tanti gliene sono stati inflitti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Aveva un nome di battaglia negli ambienti dello spettacolo. Si faceva chiamare «chico latino Rodriguez». Forse aveva anche un suo fascino, ma evidentemente non letale abbastanza, visto che ha dovuto stuprare una modella e per farlo si è fatto aiutare dal fotografo delle miss con il quale si accompagnava quando avevano trent’anni e una carriera nel mondo della moda che sembrava lanciatissima. Correva l’anno 2007 e a Casertavecchia si tenne il party di compleanno di quello che, all’epoca, gestiva proprio un’agenzia che prometteva successo, soldi e notorietà a giovani modelle. A fine festa, però, insieme a un amico, il fotografo sequestrò la ragazza e, a turno, i due ne abusarono. Accadde nelle campagne di Marcianise. La giovane aveva solo 24 anni, nonostante lo choc, denunciò tutto, fece i nomi degli aggressori e entrambi, nel febbraio successivo, furono identificati. Il fotografo Salvatore Savarino fu arrestato nel febbraio successivo i fatti dagli agenti del commissariato di Afragola diretto, all’epoca, da Maurizio Casamassima. Il complice, invece, ovvero il «chico latino Rodriguez», tagliò la corda. Fu processato, però, e condannato in via definitiva a otto anni e sei mesi per violenza sessuale di gruppo e lesioni personali. Il «chico», al secolo Salvatore Buonanno, nato a Caserta 42 anni fa, scappò ai Caraibi dove si era messo a fare il pizzaiolo, convinto d’essersi lasciato alle spalle il passato. Ma, a volte, il passato torna. E per lui è tornato con le sembianze della polizia: lo Sco, con la II divisione diretta da Alfredo Fabbrocini, la Mobile di Brescia, coordinata da Alfonso Iadevaia, l’Interpol, lo Swat e il Dicrim. Se ne stava al sole di Santo Domingo,  il chico latino-stupratore e credeva che, dopotutto, quella condanna per avere violentato una ragazza, ai Caraibi, non lo avrebbe mai raggiunto. Invece, da ieri pomeriggio, è in Italia. Ovviamente in carcere. Espulso dalla Repubblica Dominicana è stato arrestato appena ha messo piede sull’aereo di Stato che lo ha riportato a Ciampino insieme ad altri quattro latitanti fuggiti in centro America. Ricercato dal 2014, aveva aperto una pizzeria a Santiago. 

La cattura di Buonanno è avvenuta per strada, a Costanza, a trenta chilometri da Santo Domingo. Non ha opposto resistenza: quando ha capito che la vacanza era terminata, si è serenamente fatto portare via. Con lui, ieri, è tornato in Italia, destinazione Rebibbia, Lucio Galli, 72enne di Brescia condannato per abusi sessuali su una 14enne: fu coinvolto in un’inchiesta sulle baby-prostitute del bar Margherita di Brescia; dovrà espiare 8 anni di carcere. È finita con lo stesso blitz intercontinentale della polizia pure la latitanza caraibica di Massimo Ferrari, stupratore 53enne di Milano, ricercato dal 2017 dopo una condanna a 6 anni e mezzo per violenza sessuale. Lo stesso aereo di Stato ieri ha riportato a Roma Mauro Nadalin, di Pordenone, e Abele Chiarolini, ricercati per bancarotta fraudolenta. Uno dei due gestiva un albergo a Boca Chica. Insomma, la vita dorata dei cinque latitanti a Santo Domingo è terminata. Anche un sesto italiano era stato catturato, ma è stato rilasciato perché ormai è cittadino dominicano. Si tratta di Giovanni Giacometti ed era ricercato per reati bancari e droga. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha esultato: «La missione a Santo Domingo doveva riportare nelle galere italiane tre criminali condannati per reati sessuali, ma i nostri poliziotti hanno scovato due delinquenti in più. È un’ottima notizia».  
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