Caserta. Tentato colpo per 14 milioni al Tarì, caccia serrata ai banditi. «C'era un dipendente infedele»

Caserta. Tentato colpo per 14 milioni al Tarì, caccia serrata ai banditi. «C'era un dipendente infedele»
Sabato 27 Settembre 2014, 13:01 - Ultimo agg. 16:32
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Indagini serrate della Squadra Mobile di Caserta a caccia dei banditi, almeno quattro, tutti italiani, che ieri sera hanno tentato una rapina milionaria al Centro Orafo Tari di Marcianise (Caserta), senza riuscirci per il pronto intervento della polizia che ha intercettato il furgone con il bottino di oltre 14milioni di euro prelevato dal caveau.

I malviventi hanno poi abbandonato il mezzo, del tutto simile a quello in uso ad uno degli istituti di vigilanza privata in servizio al Centro, fuggendo per le campagne e facendo perdere le loro tracce.

Nella notte sono stati effettuati posti di blocco e perquisizioni in abitazione di pregiudicati ma al momento senza alcun esito.

Quel che è certo è che si sia trattato di un colpo ben organizzato, con la complicità, secondo gli investigatori, di qualche «dipendente infedele». I banditi, erano in tre mentre un quarto era nascosto, si sono presentati al Centro intorno alle 20 con un furgone che aveva sulle fiancate gli adesivi dell'istituto di vigilanza che ieri sera avrebbe dovuto ritirare i soldi dal caveau; poco prima, a qualche chilometro di distanza, avevano bloccato con un finto incidente che aveva coinvolto tre auto la sede dell'istituto di vigilanza da cui doveva uscire il furgone blindato, che infatti è rimasto bloccato in attesa dell'intervento dei carabinieri.

È probabile che il diversivo sia stato posto in essere dagli stessi banditi o da altri complici. Agli investigatori della Mobile, un vigilante addetto all'ingresso del Centro Orafo ha raccontato di aver riconosciuto il malvivente che è sceso per farsi aprire il cancello come una delle guardie giurate che solitamente viene al Tarì a ritirare i soldi ma sul punto sono in corso accertamenti.

Dopo essere entrati a volto scoperto, i banditi, armati di pistola, si sono diretti verso il caveau, hanno indossato qualcosa che occultasse il viso e immobilizzato le due guardie giurate, quindi sono entrati prendendo decine di pacchi contenenti i soldi. Qualcuno però è riuscito a dare l'allarme e ciò ha interrotto l'erogazione di elettricità al cancello di uscita del Tarì. I banditi sono così rimasti bloccati all'interno con il furgone, ma hanno sfondato una prima sbarra e quindi il cancello blindato. Nel frattempo però sono stati intercettati dalla volante del Commissariato di Marcianise, e poco dopo hanno deciso di abbandonare il mezzo con il bottino e fuggire a piedi.

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