Variante Omicron in Campana, altri 5 positivi:
chiusa la scuola del figlio del manager a Caserta

Variante Omicron in Campana, altri 5 positivi: chiusa la scuola del figlio del manager a Caserta
di Ornella Mincione
Mercoledì 1 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 17:06
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Da quattro a nove contagiati dalla variante Covid Omicron. Il conto è presto fatto: il nucleo familiare dell'ingegnere paziente zero e altri cinque casi per i quali manca l'ulteriore conferma che si conoscerà oggi con il sequenziamento dai laboratori del Cotugno. A seguito del tracciamento dei contatti diretti, disposto dall'Asl casertana, sono risultati positivi tre alunni e una docente, della stessa scuola De Amicis Giannone di Caserta, vaccinata con due dosi. Con loro positiva anche la badante di una parente del paziente zero. Occorrono, però, almeno 24 ore perché si abbia la certezza della variante Omicron anche nella loro infezione. A dirlo nelle prossime ore saranno gli specialisti dei laboratori napoletani del Cotugno. Nessuno presenta sintomi né lievi né gravi: sono tutti in buone condizioni cliniche.

Al netto della variante, comunque, l'Asl di Caserta e il sindaco del capoluogo di Terra di Lavoro, Carlo Marino, hanno disposto la chiusura dell'istituto comprensivo De Amicis-Giannone.

L'interruzione delle attività didattiche, fino a data da destinarsi, è stata necessaria per dare la possibilità al dirigente di predisporre la disinfezione e sanificazione degli ambienti. Inoltre, il primo cittadino ha ordinato anche la sanificazione di tutte le scuole di competenza comunale nelle giornate del 4 e del 5 dicembre. Il sindaco di Caserta ha deciso sulla base di una precisa nota del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl, che ha disposto l'interruzione dell'attività didattica in tutto il plesso proprio a causa delle nuove positività. A preoccupare l'Asl è il docente, che ha fatto varie supplenze anche in altre classi della scuola, per cui l'azienda sanitaria ha deciso di disporre lo stop alla didattica in tutto l'istituto «al fine di interrompere la catena epidemiologica di trasmissione». «In ragione della diffusività del virus - ha spiegato il primo cittadino - occorre adottare ogni idonea misura volta a contenere il rischio di contagio, prevedendo misure a carattere preventivo e precauzionale, ritengo che sussistono condizioni di estrema necessità e urgenza che richiedono l'adozione di provvedimenti immediati». 

Dei nuovi casi ha parlato il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca. «Ormai ci siamo - ha detto - la variante Omicron è pienamente diffusa. Rivedo il film di due anni fa, quando trovammo il primo paziente positivo in un Comune del Cilento e sembrava fosse un caso isolato. Nessuna angoscia ma serve grandissima prudenza, altrimenti si chiude tutto». Il presidente della Campania ha quindi rivolto un appello alle forze dell'ordine affinché facciano rispettare l'obbligo di indossare le mascherine all'aperto che, ha ricordato, «in Campania è sempre stato in vigore». Il timore è che lo scenario del contagio da Omicron possa allargarsi mentre per ora si contano quattro casi accertati, cinque in attesa di ulteriore conferma, un intero istituto comprensivo, costituito da tre plessi, chiuso fino a nuovo ordine a tre giorni di distanza dalla notizia della positività alla variante Omicron dell'ingegnere casertano (che ha avuto due dosi di vaccino), operativo nello stabilimento Eni del Mozambico. L'uomo, il primo in Italia ad aver contratto questa variante del virus, e la sua famiglia, sono in quarantena dal 16 novembre. Dopo essere tornato in Italia la settimana precedente, prendendo tre aerei internazionali, si accingeva a ripartire da Milano per tornare in Africa, ma l'esito positivo del tampone gli ha impedito di salire sull'aereo obbligandolo a rientrare nella sua abitazione in centro a Caserta. Qui è stato in isolamento, ma in compagnia della sua famiglia, ovvero della moglie, dei figli, della madre e della suocera. Al suo rientro, come da prassi secondo il contact tracing, è stato predisposto il tampone a tutti i suoi contatti diretti. 

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Uno dei due figli è risultato positivo fin da subito mentre la seconda si è positivizzata in seguito, in casa, ad una settimana dall'isolamento. In quel momento è stata disposta la quarantena soltanto per la classe del fratellino positivo, mentre nessuna misura era stata attuata all'inizio per l'altra classe. Da sabato, invece, giorno della notizia sulla variante contratta dal quarantenne casertano, è scattata la quarantena anche per la seconda classe, con l'attivazione della Dad per entrambi i gruppi di alunni. Ieri, dopo il terzo screening di tutti i 38 studenti coinvolti e i nove docenti interessati, l'Asl ha comunicato gli esiti positivi per i tre bambini, compagni di classe del figlio dell'ingegnere positivo all'Omicron, e al docente, supplente in quella classe e in altre. È stata proprio questa circostanza a dettare la necessità alle autorità di chiudere i plessi dell'istituto comprensivo. Per fortuna, le condizioni cliniche anche dei tre bambini e dell'insegnante così come quelle dell'ingegnere e della sua famiglia sono molto buone, stando a quanto trapela dalla squadra di specialisti del Team Covid che monitora tutti i pazienti a livello domiciliare. 

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