È un coro unanime quello che, in questi giorni, si sta elevando dai caselli autostradali di Santa Maria Capua Vetere e Capua. Due movimenti di agricoltori, in protesta contro le scelte di politica agricola europea e nazionale, non abbandonano i due presidi permanenti allestiti ai due ingressi dell'Autostrada del Sole. Chiedono interventi del governo per ridurre il costo dei carburanti, maggiori controlli nell'acquisizione della materia prima dall'estero, la riforma delle norme di intervento per le calamità naturali, no alla concorrenza sleale. Rallentamenti e disagi per il traffico in autostrada e a caselli.
Ieri pomeriggio, presso la prefettura di Caserta, il movimento Altragricoltura - attraverso una sua delegazione - ha consegnato le proposte di tutela del comparto agricolo zootecnico da sottoporre all'attenzione del governo, annunciando la manifestazione che avrà luogo a Roma il 15 febbraio.
«Il nostro obiettivo - ha evidenziato Gianni Fabbris, coordinatore regionale della Campania di Altragricoltura - è aprire una trattativa con il governo, per il tramite della Prefettura, e con il parlamento. La crisi del sistema è legata ad inadeguate scelte di politica agricola dei governi che si sono succeduti negli ultimi decenni». Il coordinatore di Altragricoltura ha chiarito l'assunto con un esempio concreto: «Circa trentacinque anni fa, per ogni lira di valore aggiunto che si produceva nello scambio dei prodotti agroalimentari un terzo di ricchezza finiva nelle tasche degli agricoltori, che ci pagavano tutti i loro costi. Un terzo riguardava invece la trasformazione e la logistica, mentre un altro terzo era destinato alla commercializzazione. Con la liberalizzazione dei mercati, oltre due terzi del valore aggiunto esprime ricchezza che si produce solo nella grande distribuzione organizzata e nella rete di commercializzazione. Tutti gli altri, come gli agricoltori, i trasformatori e la logistica, sono invece costretti a spartirsi la miseria. Nel frattempo, hanno chiuso tantissime aziende, senza considerare che le campagne si stanno svuotando».
Sulla questione e sulle proteste avviate in Provincia di Caserta, si è espresso anche il deputato casertano della Lega, Gianpiero Zinzi. «Pieno sostegno ai nostri agricoltori - ha riferito il deputato - e complimenti a loro per la protesta seria e civile messa in campo in Terra di Lavoro. I trattori in strada li vediamo e li accompagniamo da circa due anni, ma in questi giorni la protesta nazionale degli agricoltori contro Bruxelles ha visto ancora una volta gli allevatori bufalini in strada».
Nel corso della mattinata di ieri, una delegazione della Federazione casertana di Sinistra Italiana si è recata presso il presidio di protesta al casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere. «Sinistra Italiana - è scritto nella nota - è solidale con questa categoria che da giorni, in Italia e in Europa, sta disperatamente richiamando l'attenzione sulla crisi che sta interessando il settore. La protesta in corso ha ragioni giuste, che sono individuate dal documento presentato dalla piattaforma unitaria del comparto nell'incremento incontrollato dei costi produttivi, nell'inadeguatezza di norme di intervento per le calamità ambientali, negli accordi di libero scambio e nell'iniquità della distribuzione dei fondi della Politica Agricola Comune».
Nella mattinata di ieri, si sono registrati notevoli rallentamenti a ridosso dei caselli autostradali di Capua e Santa Maria Capua Vetere, con rispettivi blocchi in entrata ed in uscita durati però poche decine di minuti.