Il nuovo libro sulla Orlandi: Emanuela e Anna, destini che si sfiorano

L'autrice è Anna Cherubini, sorella di Jovanotti

Pietro, fratello di Emanuela Orlandi, con un’immagine della sorella
Pietro, fratello di Emanuela Orlandi, con un’immagine della sorella
di Emiliano Reali
Martedì 2 Aprile 2024, 07:03
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Sorella del più noto Lorenzo - si, proprio lui: Jovanotti - Anna Cherubini da anni lavora nel mondo delle parole. Autrice di programmi televisivi e sceneggiatrice di serie di successo - «Vivere», «Centovetrine», «Un medico in famiglia», «Incantesimo», «La squadra», «Un passo dal cielo», «Il paradiso delle signore», «Dottori in corsia», «Elisa di Rivombrosa»... - è direttrice artistica del «FoianobBook festival» e ha pubblicato vari libri: Noi non ci lasceremo mai, L’estate dei sospetti, L’amore Vero. Il nuovo, Diventeremo amiche (Solferino, pagine 304 euro 18,50), trae origine da un’esperienza personale e indagando tra i misteri di un avvenimento che nell’immaginario collettivo lascia un amaro senso di irrisolto: la scomparsa di Emanuela Orlandi.

La Cherubini e la Orlandi da ragazzine si erano incrociate qualche volta, le loro vite si erano sfiorate. Dopo la scomparsa di Emanuela si liberò un posto per Anna nella scuola di musica Tommaso Ludovico da Victoria.

Entrambi figlie di funzionari vaticani, erano cresciute in un luogo principesco, ma dopo la morte della coetanea la Cherubini avvertì il posto come inquietante. Non poteva far a meno di domandarsi «perché lei e non io?».

Così in Diventeremo amiche parte dalla sua vita attuale per tuffarsi in una lunga lettera rivolta a Emanuela, in cui ripercorre i loro incontri e narra di quelle due vite troppo simili per essersi poi sviluppate in modi diametralmente opposti. Una, la Cherubini, che viveva appena fuori dal Vaticano, l’altra, Emanuela, circondata da quelle mura che invece di proteggerla l’hanno inghiottita. La lettera si interrompe saltuariamente per tornare al presente, agli incontri con Maria Orlandi, madre di Emanuela, che a dispetto dell’età - 94 anni - serba una vitalità sconcertante quanto la sua fiducia nel prossimo, la stessa che forse ha tradito la figlia in quel lontano 22 giugno 1983. «Solo il Signore sa dov’è Emanuela», dice Maria, che a detta dell’autrice non si è sentita aiutata e supportata dal Vaticano. Proprio con lei la Cherubini ripercorre le indagini, le false piste (come quella dell’attentatore del papa Alì Agca), cercando di far luce tra le tenebre. Considerazioni fatte dall’interno, da chi quell’aria e quella bellezza ingannevole le hanno respirate per anni.

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Così l’autrice parla delle esperienze in quella scuola di musica frequentata anche dai preti, dove una volta uno si era seduto troppo vicino a lei, riporta la confessione dell’amica di Emanuela, che rivela nella docuserie «Vatican girl» di quando la giovane, pochi giorni prima di sparire, le disse di essere stata «infastidita» da qualcuno «molto vicino al Papa». Tra le pagine anche l’incontro con Andrea Purgatori, che non ha mai smesso di cercare la verità sul caso Orlandi, e la sua amicizia con Pietro, fratello di Emanuela: «Non voglio più staccarmi da questa storia, mi sembra che fino a che mi sarà permesso di raccontarla potremo tenere viva l’attenzione su Emanuela, in modo che non si dimentichi la sua storia», spiega la sorella del ragazzo fortunato.

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