Pompei ed Ercolano, la colossale raccolta bibliografica di Laurentino Garcia y Garcia

Nell'auditorium del parco archeologico, la presentazione dei tre volumi dedicati alle città sepolte dall'eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo

I tre volumi
I tre volumi
Giovedì 25 Gennaio 2024, 19:40
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Domani, 26 gennaio, alle 17. L’iniziativa è organizzata dall'associazione internazionale ‘Amici di Pompei’ Ets, e in programma nell'auditorium del parco archeologico, che la presentazione dell’opera in tre volumi  "Nova Bibliotheca Pompeiana, Herculanensis, Stabiana Oplontinaque. Bibliografia analitica e repertorio enciclopedico sulle città vesuviane" di Laurentino Garcia y Garcia (Arbor Sapientiae Editore, 2023).  Con l'autore, Grete Stefani e Antonio Varone presentano la raccolta bibliografica completa dei testi, con circa 50 mila voci indicizzate sulle città sepolte dal Vesuvio nel 79 dopo Cristo.

Nova Bibliotheca Pompeiana, Herculanensis, Stabiana Oplontinaque”, in tre tomi, è un lavoro enciclopedico che restituisce la visione complessiva di tutto ciò che è stato prodotto, dalle fonti classiche a quelle medievali e rinascimentali, dalle prime relazioni degli scavi settecenteschi fino alle monografie, agli articoli, ai racconti pubblicati nel corso degli anni.

Tra i temi sviluppati negli ultimi anni, l’archeobotanica, le ricerche archeometriche e le nuove tecnologie applicate allo scavo archeologico, il mondo e il ruolo delle donne, gli aspetti dell’erotismo, la ricerca nel campo della pittura, del mosaico, gli studi degli aspetti economico-sociali della produzione e del commercio delle merci. Con i contributi di autori, storici, archeologi, giornalisti e studiosi corredati da schede e commenti.

«Compilare una bibliografia – scrive nella premessa Laurentino Garcia y Garcia - è sempre un lavoro improbo, soprattutto se si considera che, anche quando l’opera sembra ultimata, nuove pubblicazioni, inerenti all’argomento stesso, fanno sorgere il desiderio immediato del loro inserimento, come tasselli di un gran mosaico. Quanto poi la bibliografia abbraccia un’area così vasta, come quella concernente le città sepolte del Vesuvio, il lavoro diventa interminabile e quasi proibitivo».

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