Morto Sossio Giametta, addio al filosofo dell'essenzialismo

Nacque a Frattamaggiore 95 anni fa e si è spento a Bruxelles dove si trasferì nel '65

Sossio Giametta
Sossio Giametta
Marco Perillodi Marco Perillo
Lunedì 15 Gennaio 2024, 13:23 - Ultimo agg. 18:04
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Il mondo della cultura piange Sossio Giametta, illustre filosofo, traduttore e giornalista nato a Frattamaggiore 95 anni fa. Nato nel 1929, è scomparso oggi a Bruxelles. Studioso appassionato di Nietsche, collaborò all’edizione Adelphi delle opere dell’autore di «Così parlò Zarathustra».

Laureato in giurisprudenza, verso la fine degli anni cinquanta conobbe Giorgio Colli e Mazzino Montinari, coi quali lavorò per anni, tra Firenze e Weimar, alla grande edizione critica delle opere del filosofo tedesco della teoria del "superuomo". A Nietzsche ha anche dedicato una dozzina di saggi e monografie e un'antologia di scritti («La stella danzante», Bur 2000), che ne fanno il suo più profondo e originale interprete.

La vocazione filosofica di Giammetta si è manifestata tardivamente: entrato a lavorare in banca a Milano, fu colpito da una crisi psico-fisica, da cui guarì, come ha riconosciuto, con l'aiuto della filosofia di Baruch Spinoza, di cui allora si traduceva per sua utilità personale e non per la pubblicazione, l'«Ethica ordine geometrico demonstrata», il sistema più breve e più potente della filosofia moderna. Oltre a Nietzsche e a Spinoza, ha tradotto anche opere di Schopenhauer - del quale resta il maggior traduttore italiano - di Giulio Cesare, Goethe, Freud, Hegel, Stirner.

Fu nel 1965 che si trasferì a Bruxelles, dove ha lavorato per trent'anni presso il Consiglio dei Ministri dell'Unione europea.

Giametta definiva il suo pensiero «essenzialismo», sentendosi a metà strada tra Giordano Bruno e Benedetto Croce e ha scritto fondamentali saggi di critica su Benedetto Croce e Goethe, suoi primi maestri, su Johann Georg Hamann e Schopenhauer. Celebre la sua trilogia pubblicata da Mursia: «Il bue squartato e altri macelli.

La dolce filosofia» (2012), «L'oro prezioso dell'essere. Saggi filosofici» (2013) e «Cortocircuiti» (2014), completata con «Grandi problemi risolti in piccoli spazi. Codicillo dell'essenzialismo» (Bompiani 2017).

Giametta è stato anche romanziere, elogiato da Raffaele La Capria che definì la sua prosa simile a quella di un centauro, lì dove letteratura e filosofia si fondevano. Fu quindi elzevirista con Il Mattino, Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale, Il Giornale di Vicenza e MicroMega.

«Ci ha lasciati un grande studioso, l’amico Sossio Giametta. Ne voglio ricordare la doppia attività di autore e di traduttore, soprattutto di grandi filosofi come Nietzsche e Schopenhauer» ha scritto in un tweet il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. 

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