Assegno unico figli 2021, a chi spetta e dove fare domanda: ecco tutte le risposte

Assegno unico figli 2021, a chi spetta e dove fare domanda: ecco tutte le risposte
di Nando Santonastaso
Mercoledì 16 Giugno 2021, 11:30 - Ultimo agg. 17 Giugno, 07:30
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Tutto quello che c'è sapere sull'assegno unico figli 2021, che parte già dal primo luglio con la misura ponte. Ecco le indicazioni pratiche e la risposta alle otto domande più frequenti. In collaborazione con l'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, risponde Claudio Turi

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Che cos'è l'assegno unico per i figli appena varato dal governo?  

L’assegno previsto dal recente Dl 79/2021 è un sussidio mensile per i nuclei familiari con figli minorenni a carico, che varia in base al numero dei figli e alla situazione economica familiare attestata dall’Isee.

Gli importi variano da un minimo di 30 euro ad un massimo di 217,80 euro per ciascun figlio, con una maggiorazione in caso di figli con disabilità. Si tratta di una misura “ponte” per il periodo che va da luglio a dicembre 2021, in attesa dell’entrata in vigore delle disposizioni sull’assegno unico e universale che partirà nel 2022 e sostituirà a tutti gli effetti gli assegni per il nucleo familiare attualmente corrisposti solo ad alcuni lavoratori.

Ci sono particolari requisiti da rispettare per poter avere l'assegno? 

L’assegno spetta ai soggetti che non hanno diritto agli attuali assegni per il nucleo familiare, come i titolari di partita iva o i disoccupati non indennizzati, con un Isee non superiore ad euro 50.000 annui. Gli ulteriori requisiti sono i seguenti: essere cittadini italiani o di uno stato membro dell’Unione europea, titolari di diritto di soggiorno oppure cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea con permesso di soggiorno Ue; essere soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; essere residenti e domiciliati in Italia con figli a carico sino al diciottesimo anno di età; essere residenti da almeno due anni, anche non consecutivi o, in alternativa, essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

L’importo dell’assegno unico percepito è soggetto a tassazione? Si può detrarre dalle tasse ed eventualmente in quale percentuale?

No, l’assegno non concorre a formare la base imponibile dell’Irpef.

Può percepirlo chi già usufruisce del reddito di cittadinanza? 

Sì, l’assegno è compatibile con la fruizione del reddito di cittadinanza, al quale sarà però sottratta la quota relativa ai figli minori. In questo caso l’assegno sarà corrisposto congiuntamente e con le stesse modalità del reddito di cittadinanza

In caso di coniugi separati a chi spetta l'assegno?

La norma prevede che in caso di affido condiviso dei minori, l’assegno sia ripartito al 50% tra i genitori. In alternativa è da ritenere che, in mancanza di diverso accordo, l’assegno spetti al genitore affidatario.

Anche le partite Iva possono ricevere l'assegno?

I beneficiari dell’assegno unico sono tutti coloro che normalmente non percepiscono gli assegni familiari, per cui sono inclusi i titolari di partita Iva.

Per quanto tempo si può avere accesso a questo bonus?

Il bonus “ponte” è previsto per il periodo che va dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 e decorre dal mese di presentazione della domanda secondo modalità che saranno definite dall’Inps entro il 30 giugno. Se la domanda è presentata entro il 30 settembre 2021 si ha però diritto a percepire le mensilità arretrate a partire da luglio.

Restano in vigore gli altri sussidi e facilitazioni fiscali previsti per figli e famiglie a prescindere dall'assegno unico?

Fino alla fine del 2021 resteranno in vigore tutti gli altri sussidi e facilitazioni fiscali previsti. Tuttavia, l’obiettivo dell’assegno unico e universale che entrerà successivamente in vigore è quello di sostituire gradualmente tutte le altre misure a sostegno delle famiglie, quali gli assegni ai nuclei familiari, il bonus bebè, il premio alla nascita, le detrazioni per i figli a carico. 

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