Assegno unico, il calendario di agosto: pagamenti dal 18. Cosa cambia con il reddito di cittadinanza

In attesa dell’invio della nuova richiesta, il sussidio continuerà ad essere erogato sulla carta del reddito di cittadinanza il 27 del mese di riferimento fino a febbraio 2024

Pagamento assegno unico: accredito dal 18 agosto. Cosa cambia per chi prende il reddito di cittadinanza. La guida
Pagamento assegno unico: accredito dal 18 agosto. Cosa cambia per chi prende il reddito di cittadinanza. La guida
Lunedì 14 Agosto 2023, 13:06 - Ultimo agg. 15 Agosto, 09:48
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Mentre gli italiani provano a rilassarsi in vacanza, molti cittadini della Penisola si interrogano sui prossimi aiuti economici in arrivo. Primo dilemma risolto: il pagamento dell’assegno unico di agosto 2023 arriverà a partire dal 18 del mese. Gli accrediti, infatti, saranno effettuati dall’INPS il 18, il 21 e il 22 agosto.

Assegno unico, come ottenerlo dopo aver perso il Reddito di cittadinanza: la nuova domanda

Come ricordato dall’Istituto, questa finestra temporale riguarda i beneficiari del sostegno per i figli a carico nel caso in cui l’assegno non abbia subito variazioni rispetto al mese precedente. Le famiglie che ricevono un importo diverso rispetto al mese precedente per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare oppure che hanno presentato una nuova domanda otterranno la somma spettante nell’ultima settimana del mese.

Novità anche per le famiglie che percepiscono, o hanno ricevuto finora, anche il reddito di cittadinanza. L’INPS ha fornito le istruzioni per continuare a riceverlo anche dopo l’interruzione del sussidio economico. 

Assegno unico: quel che c'è da sapere

Sono in arrivo i primi pagamenti dell’assegno unico di agosto 2023.

La prestazione economica che spetta alle famiglie con figli a carico viene concessa su domanda e spetta dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, senza limiti d’età per i figli con disabilità.

Le date degli accrediti seguono il nuovo calendario dei pagamenti fornito dall’INPS e comunicato lo scorso 10 luglio. Se, infatti, finora non c’è stata una data precisa, ora, per agevolare le famiglie che percepiscono la prestazione e rispondere alle esigenze di certezza dei tempi di erogazione, l’Istituto e la Banca d’Italia hanno concordato le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre del 2023.

Nello specifico, l’INPS erogherà le somme relative al mese corrente in favore di chi già ha beneficiato della prestazione nei mesi precedenti oppure nei casi in cui la rata della prestazione non abbia subito variazioni il 18, il 19 e il 21 agosto 2023.

Le famiglie che, invece, ricevono un importo diverso da quello di luglio per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare oppure che hanno presentato una nuova domanda, dovranno aspettare qualche giorno in più, il pagamento arriverà nell’ultima settimana del mese.

Le date per il pagamento dell’assegno unico da settembre a dicembre 2023 sono elencate di seguito:

  • 15, 18, 19 Settembre;
  • 17, 18, 19 Ottobre;
  • 16, 17, 20 Novembre;
  • 18, 19, 20 Dicembre.

Per le nuove domande, il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della richiesta. Nella stessa data, verrà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito. I beneficiari del conguaglio saranno avvisati tramite mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito INPS o rivolgendosi ad intermediari.

L'accredito INPS

L’importo che si riceve non è lo stesso per tutti dato che il valore della prestazione cambia in base a specifici fattori:

  • il valore ISEE del nucleo familiare;
  • il numero di figli a carico;
  • eventuali maggiorazioni riconosciute.

Come specificato in diverse occasioni dall’INPS, però, per il 2023 l’importo base della prestazione per figlio, senza alcuna maggiorazione, va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per ISEE fino a 16.215 euro.

Per controllare l’accredito INPS, così come lo stato della domanda presentata, ci si può collegare al fascicolo previdenziale del cittadino, disponibile nell’area riservata del Portale dell’Istituto, al quale si accede tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Dal menu è necessario cliccare sulla voce “Prestazione” e poi su “Pagamenti”, selezionando l’anno di riferimento, in questo caso 2023. Cliccando su “Consulta e gestisci le domande presentate”, invece, si può verificare lo stato della domanda. Attraverso il Centro Notifiche, poi, è possibile controllare quando arriva l’assegno unico. 

Reddito di cittadinanza: la data del pagamento del sussidio

Le famiglie che ricevono anche il reddito di cittadinanza dovranno considerare, invece, la data di pagamento del sussidio, cioè il 27 del mese. Tutte le ultime novità a riguardo sono illustrate più avanti nel paragrafo dedicato. Con l’abolizione del reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024 e la sospensione del sussidio per tutti i beneficiari occupabili che hanno superato il limite massimo di fruizione di 7 mensilità nel 2023, l’INPS ha fornito tutte le indicazioni in merito all’erogazione dell’assegno unico nel messaggio n. 2896 del 7 agosto 2023.

Le famiglie con minori, come ribadito in più occasioni dall’Istituto, continueranno a ricevere entrambi i sussidi fino alla fine dell’anno senza alcun cambiamento. Riceveranno, come di consueto, l’importo dell’assegno unico decurtato sulla base della scala di equivalenza, prevista per il reddito di cittadinanza. Poi dovranno presentare una nuova domanda autonoma per l’assegno unico per continuare a riceverlo da marzo 2024.

I nuclei con ragazzi e ragazze tra i 18 e i 21 anni, pur non accedendo più al reddito di cittadinanza, non perdono comunque il diritto all’assegno unico, dato che spetta fino al compimento del ventunesimo anno d’età in presenza dei requisiti necessari. In questo caso l’assegno sarà erogato in misura piena, senza decurtazioni, poiché non si riceve più il RdC.

In attesa dell’invio della nuova richiesta, la prestazione continuerà ad essere erogata sulla carta del reddito di cittadinanza il 27 del mese di riferimento fino a febbraio 2024.

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