Borgomeo: «Divario Nord-Sud, sbagliato il modello di sviluppo per il Mezzogiorno»

L'ex presidente di Fondazione con il Sud presenta il libro "Sud, il Capitale che Serve" nell'appuntamento di NAStartUp

Borgomeo: «Divario Nord-Sud, sbagliato il modello di sviluppo per il Mezzogiorno»
Borgomeo: «Divario Nord-Sud, sbagliato il modello di sviluppo per il Mezzogiorno»
Venerdì 26 Gennaio 2024, 14:47
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«Per spiegare fallimento delle politiche per ridurre il divario Nord-Sud si danno tre spiegazioni. La prima è che è colpa del Nord, che è stato egoista. C’è un po’ di verità ma non è la spiegazione. Ci diciamo poi che è colpa della classe dirigente, anche questo è relativa. La terza motivazione è che è colpa della nostra mentalità di meridionali ma poi i nostri giovani quando vanno fuori sanno essere competitivi. Secondo me, invece,  è stata sbagliata la cultura dello sviluppo. Si è pensato che bastasse trasferire dei soldi al Sud perché questo potesse innescare dei meccanismi di crescita. Ma gli aiuti esterni, anche se necessari, non sono sufficienti perché per lo sviluppo c’è bisogno di capitale sociale»: in tempi di autonomia differenziata, mentre il Nord sembra affossare sempre di più il Mezzogiorno, Carlo Borgomeo prova a dare la sua lettura della realtà italiana. 

 Borgomeo, profondo conoscitore delle dinamiche socio-economiche del Mezzogiorno, esperto di sviluppo locale e di politiche di promozione di imprenditorialità, è stato presidente di Fondazione con il Sud. Ospite dell'evento «Innovare il Sud e i Sud del mondo, la sfida 2024 di NAStartUp», nella rubrica ReadYnnovation curata da Giancarlo Donadio, Borgomeo ha raccontato i temi principali trattati nel suo libro "Sud, il Capitale che Serve".

«Con capitale sociale intendo responsabilità collettiva, una dimensione comunitaria, investimenti sul capitale umano, tutte cose che sono state sottovalutate perché si è pensato solo al trasferimento di denaro - sottolinea - I giovani sono una molla straordinaria per lo sviluppo dei territori, senza aspettarsi che qualcuno installi una fabbrica. Servono invece percorsi di sviluppo collettivo dove tanti soggetti si assumono la responsabilità di mettersi in proprio e rischiare.

Per farlo bisogna anche combattere la vecchia logica che vede l’imprenditore come una sorta di nemico delle comunità. L’imprenditore è e deve essere un grande promotore sociale».

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Secondo l'ex presidente di Fondazione con il Sud rilancia: «Capitale sociale che richiama direttamente l’importanza del terzo settore, come promotore di cambiamento e di sviluppo. Anche NAStartUp ne è un esempio per la sua capacità di catalizzare l’innovazione. E l’innovazione è un tema molto forte nel terzo settore che vede come protagoniste alcune realtà che hanno grandi capacità e potenzialità di innovazione».

«Per noi che ci impegniamo nel sociale, è un onore ospitare un maestro come Borgomeo - dice Antonio Prigiobbo, fondatore di NAStartUp - che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca di soluzioni per offrire alternative di valore ai talenti del Sud e aiutarli a comprendere come potessero diventare i protagonisti di percorsi di sviluppo e di crescita sui propri territori, allontanando lo spettro dell’emigrazione».

«Approfittando anche del grande valore del messaggio di Borgomeo, abbiamo deciso di lanciare un nuovo format nel format - continua Donadio - Presto, pubblicheremo dei podcast, delle chiacchierate informali con gli autori dei libri che ospitiamo, nelle quali daremo loro più spazio e il tempo di riflettere su temi come l’innovazione sociale, la creatività, le opportunità e i rischi dell’intelligenza artificiale e tanto altro».

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