Leonardo, piano di volo: nuovi investimenti negli impianti di Pomigliano e Nola

Arriva Stefano Bortoli, nuovo capo della divisione aerostrutture

Leonardo, pronti nuovi investimenti
Leonardo, pronti nuovi investimenti
di Pino Neri
Mercoledì 22 Febbraio 2023, 12:00
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Il gruppo Leonardo sta per lasciarsi alle spalle l'incubo della crisi pandemica. Tutti gli indicatori sono in crescita e questo lascia intravedere un periodo, da qui al 2025, nel corso del quale sarà possibile mettere la parola fine al rallentamento del mercato registrato nel biennio del coronavirus e tornare ai numeri pre Covid. Nel frattempo il piano di rilancio è nella sua fase di attuazione.

In Campania, il piano è di creare a Pomigliano e a Nola centri di eccellenza per i velivoli regionali e a fusoliera stretta. Proprio nello stabilimento aeronautico di Pomigliano sarà possibile realizzare entro quest'anno la prima fusoliera assemblata del velivolo a corto raggio turboelica Atr in modo completamente automatizzato.

Ma anche gli altri impianti di Nola, Foggia e Grottaglie stanno beneficiando degli oltre 300 milioni di nuovi investimenti impiegati nell'ambito del piano quadriennale 2019-2023 finalizzato alla conquista del mercato. 

Si intravede la luce in fodno dal tunnel e questo percorso virtuoso è stato illustrato ieri dal direttore generale di Leonardo, Lucio Valerio Cioffi, durante la presentazione alla stampa del nuovo capo della divisione aerostrutture, Stefano Bortoli. I numeri e i dati molto positivi stanno dando nuovo impulso alle produzioni di qualità. Secondo fonti di settore la stima di mercato delle aerostrutture prevede circa 13.000 nuovi velivoli Airbus (8.000) e Boeing (5.000).
Tutti i principali programmi che vedono impegnata la divisione aerostrutture sono in crescita sia per l'anno in corso sia per il 2024 e il 2025. L'airbus A321, le cui parti di fusoliera si producono a Nola, e l'A220 (a Foggia) sono i due programmi di punta di Airbus. Il velivolo regionale turboelica Atr, del quale si producono la fusoliera a Pomigliano e gli impennaggi a Foggia, è leader di mercato nella sua categoria. E il grande velivolo commerciale 787 si conferma a Grottaglie il punto di forza del costruttore americano Boeing. «Oggi Leonardo - dichiarano Cioffi e Bortoli - grazie agli investimenti fatti può non solo consolidare i programmi già in essere ma intercettare opportunità di mercato ponendosi verso i big player aeronautici quale piattaforma globale per le aerostrutture».

Il direttore generale ha spiegato i motivi di questa ripresa molto promettente. «L'accordo sindacale stipulato nel gennaio del 2022 - spiega Cioffi - ha confermato la bontà delle nostre scelte tendenti al rilancio e alla crescita del nostro business aerostrutture». Si tratta dell'intesa, raggiunta nel gennaio 2022, sulla cassa integrazione ordinaria. Un patto che, nello scongiurare i tagli, ha consentito all'azienda di contenere i costi ponendo le basi dei nuovi investimenti e quindi di questa fase di ripresa. «Il pesante impatto che ha avuto il Covid sull'aeronautica civile - ricorda Cioffi - ci aveva prospettato uno scenario che non è stato semplice da affrontare. Avevamo di fronte due strade: congelare gli investimenti che avevamo pianificato o andare avanti con la consapevolezza che ci stavamo assumendo anche i rischi di quella decisione. Abbiamo deciso di andare avanti perché eravamo convinti che l'enorme patrimonio di capacità e competenze di Leonardo non poteva essere disperso».

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Negli ultimi tre anni gli impianti hanno subito un intenso processo di innovazione e trasformazione, anche attraverso la formazione di nuove competenze, la diversificazione del portafoglio ordini e la competitività industriale. «Il progetto Nemesi (New Engineering & Manufacturing Enhanced System Innovation) - spiega Bortoli - che Leonardo sta portando avanti nei siti di Pomigliano e Nola, rappresenta in questo senso un nuovo modo di concepire le strutture aeronautiche e mira a fare dei due impianti campani un vero e proprio centro di eccellenza per la realizzazione di strutture aeronautiche per velivoli regionali, come l'Atr, e "narrow body", cioè a fusoliera stretta, come l'Airbus A321. Si tratta di investimenti che si basano su nuovi e avanzati criteri di digitalizzazione e automazione produttiva in grado di garantire un'elevata ottimizzazione dei processi generando impatti positivi anche su logistica e supply chain».

L'obiettivo è l'automazione totale e la digitalizzazione dei processi di assemblaggio, che permettono di ridurre i tempi di lavorazione e le inefficienze tecniche e migliorano la qualità finale del prodotto incrementando i livelli di flessibilità produttiva. 

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