Pnrr, in Campania un team di esperti per agganciare i fondi Ue

Pnrr, in Campania un team di esperti per agganciare i fondi Ue
di Valentino Di Giacomo
Martedì 12 Ottobre 2021, 10:36
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«L'unica possibilità che abbiamo è provare a fare gioco di squadra, storicamente l'Italia - e soprattutto il Sud - hanno un enorme problema nella spesa dei fondi europei, ora non si può mancare l'opportunità del Pnrr». Francesco Sciaudone, avvocato e managing partner di Grimaldi Studio Legale e Grimaldi Alliance, prova a raccogliere la sfida cercando di mettere al servizio delle imprese tutte le competenze necessarie per non far perdere la grande occasione al Paese e, soprattutto, alla capitale del Mezzogiorno.

Ieri - nella cornice di Villa Sanfelice - la presentazione da parte dello Studio legale, 34 partenariati nel Mondo, della nuova sede partenopea creata con Francesco Pellone ed Enrico Soprano, ma soprattutto il lancio dello studio «Pnrr: opportunità per le imprese e il Sud», redatto dallo stesso Sciaudone e da Bernardo Giorgio Mattarella, ultimogenito del Capo dello Stato, ordinario di Diritto amministrativo alla Luiss, in passato a capo dell'ufficio legislativo di Palazzo Chigi e del ministero dell'Istruzione. Un vademecum essenziale per le imprese che vorranno rilanciarsi anche grazie agli stanziamenti europei. Tra gli invitati gli ad e i manager dei maggiori istituti finanziari italiani: tra gli altri Poste (Marco Siracusano) e Unicredit (Annalisa Areni).

A spiegare l'importanza di mettere a sistema le molteplici competenze legali e finanziarie a sostegno delle imprese anche l'ex presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «Troppe volte le imprese meridionali sono state costrette a rivolgersi a studi di Roma o di Milano per riuscire a comprendere e intercettare le potenzialità dei fondi Ue. Un vulnus. L'Europa - ha ricordato Boccia - assegnerà ingenti risorse, ma solo per un tempo limitato, quindi l'imperativo è non solo fare le cose per bene, ma anche presto». L'obiettivo del team dello Studio Grimaldi è cercare di offrire alle imprese una visione organica alle imprese, anche per dare risposte ad un territorio come Napoli che ha assoluta necessità di rilanciarsi attraverso nuovi investimenti. Lo si può fare - come è stato ricordato da tutte le personalità intervenute - solo se si riuscirà a creare una nuova partnership tra Pubblico e Privato. Stavolta, a differenza delle crisi precedenti, la componente positiva per avviare un nuovo boom economico è l'ottimismo. «Già ora - senza che ci sia stato nessun intervento pubblico - il nostro Paese cresce del 6%, più di Francia e Germania, questo perché - ha ricordato Boccia - le imprese sono reattive e hanno voglia di agganciare la ripresa». Boccia ricorda però che la Ue assegna all'Italia solo 4 anni per utilizzare i fondi e 7 per concludere le riforme. «Cambiamenti strutturali - ha spiegato Boccia - essenziali, a partire dalla giustizia e dalle infrastrutture».

Il rischio, spiegato ieri dal ricco parterre invitato da Grimaldi, è che le imprese che non sapranno raccogliere la sfida del Pnrr «resteranno in breve tempo fuori dal mercato», anche per questo è necessario attrezzarsi con competenze e visione d'impresa. «Non possiamo permetterci - hanno spiegato Mattarella e Sciaudone - lo iato tra programmi e attuazione che spesso ha caratterizzato la nostra esperienza sulla spesa dei fondi europei».

Per questo motivo è stato ieri presentato il vasto studio di oltre 80 pagine nelle quali sono spiegate dettagliatamente le destinazioni di spesa e le finalità - divise per capitoli - dei fondi del Pnrr per fare da guida alle aziende meridionali.

«L'obiettivo - ha detto Sciaudone - è provare a rendere facilmente consultabile e comprensibile l'ampiezza d'azione e la pluralità di iniziative di un programma pluriennale di investimenti che mai l'economia italiana aveva visto porre in atto».

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