Superbonus scende dal 110% al 70%, il decreto è legge: cosa cambia. Proroga dei termini per comunicare al Fisco crediti e sconto in fattura

La tempistica agevolata va incontro anche alle imprese che hanno eseguito i lavori

Superbonus scende dal 110% al 70%, il decreto è legge: cosa cambia. Proroga dei termini per comunicare al Fisco crediti e sconto in fattura
di Michele Di Branco
Martedì 20 Febbraio 2024, 22:13 - Ultimo agg. 21 Febbraio, 12:29
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Più tempo per comunicare al fisco le operazioni di cessione crediti e sconto in fattura relative alle spese per il Superbonus sostenute nel corso del 2023. All’ultima curva prima della conversione in legge, prevista entro il 27 febbraio prossimo dopo l’esame del Senato, il governo (che in parlamento ha blindato il decreto sui bonus edilizi approvato alla fine dello scorso anno) apre ad una piccola modifica. Palazzo Chigi ha infatti raccolto la richiesta del Consiglio nazionale dei commercialisti posticipando dal 16 marzo al 4 aprile la scadenza entro la quale vanno presentate, appunto, le opzioni su sconti e cessioni dei crediti.

In poche parole i commercialisti hanno strappato un margine di 20 giorni e, secondo il consigliere e delegato alla fiscalità del Consiglio, Salvatore Regalbuto, «la proroga è necessaria per consentire ai professionisti e alle imprese di esplorare con tempi più congrui la possibilità di individuare soggetti cessionari disponibili ad acquistare i crediti.

Peraltro questa proroga va in parallelo con quella relativa alla comunicazione spese su parti comuni per la dichiarazione precompilata, e consentirà di gestire entrambi gli adempimenti con tempistiche più agevoli». 

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Superbonus scende al 70%

Occorre ricordare che l’opzione per lo sconto in fattura e per la cessione del credito resterà valida anche nel 2024 per singoli o condomini che hanno aperto la Cila entro il 16 febbraio scorso, per gli immobili danneggiati da alluvione e terremoto nelle Marche, e per gli interventi effettuati, sempre entro il 16 febbraio scorso, da Iacp, onlus e cooperative di abitazione. La proroga delle comunicazioni, come detto, costituisce l’unica eccezione del governo al decreto che, di fatto, prepara l’addio al Superbonus, previsto per il 2026. Già quest’anno l’agevolazione scende dal 110 al 70% e al 65% nel 2025. 

Resta in vigore, ma con una stretta sul tipo di interventi previsti e fino al 2025, quello sulle barriere architettoniche al 75%, mentre cambia il bonus mobili con il tetto massimo di spesa da detrarre al 50% che passa dagli 8 mila euro del 2023 ai 5 mila del 2024. Resta salva l’agevolazione al 110% anche per chi ha fatto lo sconto in fattura o la cessione del credito su tutti i lavori certificati entro dicembre 2023. I lavori, sulla base degli stati di avanzamento, non sono oggetto di recupero in caso di mancata ultimazione dell’intervento stesso, ancorché tale circostanza comporti il mancato soddisfacimento del requisito del miglioramento di due classi energetiche. 

Per alleggerire l’impatto della stretta sulle agevolazioni edilizie sulle fasce più popolari, il governo ha introdotto alcuni correttivi. 

I correttivi

Così per i redditi più bassi, con Isee sotto i 15 mila euro e che abbiano raggiunto entro il 31 dicembre di quest’anno il 60% dei lavori, il Fondo di povertà compenserà la differenza tra il 70% di agevolazione prevista dal primo gennaio e il 110%. Tutto questo, però, entro il 31 ottobre del prossimo anno. Il decreto prevede inoltre lo stop al Superbonus per le villette dal primo gennaio. Il 31 dicembre è scaduta, infatti, la proroga dell’agevolazione che era riservata a quanti avessero effettuato almeno il 30% dell’intervento complessivo al 30 settembre 2022. Resta per tutto il 2024 la detrazione al 50% per spese fino a 60 mila euro per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari o caldaie a biomassa. L’Ecobonus per i condomini prevede uno sgravio del 70% e riguarda una spesa massima di 40 mila euro per l’isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza superiore al 25%. È previsto per tutto il 2024 se il titolo edilizio è stato presentato entro il 16 febbraio 2023. 

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