Affitti brevi, controlli sui proprietari per la cedolare secca non versata: faro sui titolari dei contratti (non solo su AirBnB)

di Andrea Bassi
Giovedì 9 Novembre 2023, 23:57 - Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 11:21 | 1 Minuto di Lettura
Affitti brevi, controlli sui proprietari per la cedolare seccanon versata: faro sui titolari dei contratti (non solo su AirBnB)

Ci vorrà tempo, ma la macchina è già stata avviata. Dopo il maxi-sequestro di 779 milioni ad AirBnB, la multinazionale degli affitti brevi, sotto la lente del Fisco e della Guardia di Finanza sono finiti i proprietari e i gestori dei Bed and Breakfast. Il controllo andrà fatto contratto per contratto, per verificare se la cedolare secca del 21 per cento sugli affitti brevi non versata da AirBnB come “sostituto d’imposta” è stata invece versata direttamente dal contribuente. Chi non lo ha fatto rischia a sua volta di essere sanzionato dal Fisco. E sarà difficile sostenere che si faceva “affidamento” sul fatto che fosse la piattaforma a versare la tassa, anche perché sarebbe bastato controllare gli estratti conto per accorgersi che la trattenuta del 21 per cento non era stata effettuata da AirBnB. I controlli, come detto, sono già partiti. E riguarderanno un numero molto elevato di contratti. La verifica dovrebbe servire anche a delineare meglio i contorni del sequestro preventivo effettuato dalla Procura di Milano, perché non è detto che tutti i proprietari non hanno poi effettivamente versato l’imposta allo Stato.

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