I beni ceduti al coniuge o ai familiari
Il bonus è valido per dipendenti e assimilati, quindi non per i lavoratori autonomi, ma per i subordinati e i parasubordinati (come i collaboratori coordinati e continuativi, i Co.co.co). Non c’è alcuna distinzione tra lavoratori pubblici e privati. Il problema, però, è che questi voucher praticamente nel settore pubblico non esistono.
Rientrano tra i fringe benefit anche i beni ceduti e i servizi prestati al coniuge del lavoratore o ai familiari indicati nell’articolo 12 del Tuir. Tali benefits, inoltre, sono erogabili anche ad personam e riguardano sia i titolari di redditi di lavoro dipendente che di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
Chi riceve il contributo non paga alcuna imposta perché non è considerato reddito imponibile; allo stesso modo, l’azienda lo deduce completamente dal proprio reddito.
Fringe benefit, tutte le novità del 2024: cosa sono, chi può ottenerli e come fare domanda