Tredicesima, aumenti fino a 260 euro: a chi spettano e quando arrivano. Il piano del Governo

Giovedì 24 Agosto 2023, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 13:27 | 2 Minuti di Lettura

IL PASSAGGIO

Una misura che ha anche il pregio di poter essere facilmente comunicata e compresa dai lavoratori. L’unico problema è che se il taglio delle tasse sulle tredicesime fosse inserito in manovra, partirebbe dal prossimo anno. Bisognerebbe dunque aspettare fino a dicembre 2024 per poterne vedere i benefici nelle buste paga. Da qui l’idea allo studio, di anticiparlo già quest’anno. Sempre ovviamente, che si trovino coperture adeguate sul 2023. Nei conti pubblici ci sono le ormai mitologiche “pieghe”. Soldi stanziati e mai spesi che, generalmente, saltano fuori a fine anno proprio per finanziare le misure necessarie al governo di turno.

Lo scorso anno, per esempio, l’assegno unico è costato meno del previsto e lo Stato ha risparmiato un miliardo e mezzo di euro. Quest’anno l’andamento non sarebbe tanto diverso. Paradossalmente un piccolo aiuto potrebbe darlo anche l’inflazione. Nell’ultimo Def, il documento di economia e finanza approvato ad aprile, il dato per quest’anno è stato fissato al 4,8 per cento. Ma se con la Nadef l’asticella fosse alzata, automaticamente salirebbe anche il Pil e di conseguenza calerebbe il deficit, liberando qualche altro piccolo spazio nel Bilancio dello Stato. Il governo in questo modo riuscirebbe a mettere più soldi in tasca ai lavoratori già a Natale, con l’effetto magari anche di spingere un po’ più su i consumi. Oltre che fornire un ottimo argomento per la campagna delle europee.

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