Bambina incinta dopo lo stupro, l'uomo imputato è il patrigno: cosa è successo

La piccola, 10 anni, è residente nell'Ohio. Dopo la sentenza della Corte Suprema sull'aborto, è stata costretta a trasferirsi in una clinica dell'Indiana per l'interruzione di gravidanza. I sospetti del favoreggiamento della madre

Bambina incinta dopo lo stupro, l'uomo imputato è il patrigno: cosa è successo
Bambina incinta dopo lo stupro, l'uomo imputato è il patrigno: cosa è successo
di Enrico Chillè
Venerdì 22 Luglio 2022, 22:26 - Ultimo agg. 22:55
4 Minuti di Lettura

Emergono nuovi, inquietanti dettagli sul caso della bambina, rimasta incinta dopo essere stata vittima di uno stupro, negli Stati Uniti. L'uomo accusato della violenza sessuale, il 27enne Gerson Fuentes, conosceva molto bene la sua vittima.

 

Incinta dopo lo stupro, la bambina abortisce in un altro Stato

La vicenda ha fatto clamore in tutti gli Stati Uniti (e non solo), perché avvenuta in contemporanea alla controversa sentenza della Corte Suprema sull'aborto. Per i giudici della Corte Suprema, il potere del governo federale di Washington non può prevalere sulle leggi dei singoli Stati, che quindi possono legiferare a piacimento, introducendo maggiori restrizioni all'accesso all'interruzione di gravidanza. È il caso dell'Ohio, dove la bambina di 10 anni risiede, dove pochi giorni dopo la decisione della Corte Suprema l'aborto è stato vietato, dopo il primo mese e mezzo di gravidanza, anche in caso di violenza sessuale. Per questo motivo, la piccola è stata costretta a recarsi in una clinica specializzata nel vicino Stato dell'Indiana, dove ha abortito alla fine di giugno.

Incinta dopo lo stupro, a processo il patrigno

Gerson Fuentes, il 27enne guatemalteco arrestato e subito processato per lo stupro, conosce molto bene la bambina. L'uomo, infatti, come riporta anche Metro.co.uk, è il compagno della madre della piccola. Fuentes era stato arrestato all'inizio di luglio e aveva confessato alla polizia di aver violentato la bambina, che non aveva ancora compiuto 10 anni, in due occasioni. Il caso era stato denunciato dalla madre della bambina, e compagna del 27enne, il 22 giugno scorso. Ma dalle indagini, sembra che in un primo momento la donna avesse fatto di tutto per coprire le responsabilità del compagno.

La polemica politica

Il caso era diventato anche occasione di uno scontro a livello politico, tra democratici e repubblicani e tra antiabortisti e difensori dei diritti delle donne.

Anche Joe Biden era intervenuto sul caso. «Stuprata e incinta di un mese e mezzo. Già traumatizzata, e costretta a viaggiare in un altro Stato a 10 anni. Immaginatevi di essere quella bambina. Sono serio, immaginate solo di essere quella bambina», aveva spiegato il presidente degli Stati Uniti in una conferenza stampa. La risposta di politici e supporter repubblicani non si era fatta attendere: «Lo stupratore è un immigrato clandestino, entrato perché non sono state protette le frontiere. Trump aveva ragione, come sempre». Il 27enne era entrato illegalmente negli Stati Uniti alla fine del 2015.

Bambina incinta dopo lo stupro, cosa rischia il patrigno

Gerson Fuentes, il patrigno accusato di aver violentato e ingravidato la bambina, è stato rinviato a giudizio e in questi giorni sta comparendo alle varie udienze. L'ultima udienza, prima della sentenza dei giudici, è prevista per lunedì prossimo. L'uomo si trova in carcere, con una cauzione da due milioni di dollari per proteggere la bambina e su di lui pende già un divieto di lasciare gli Stati Uniti, anche se rilasciato. Tutto però dipenderà dall'esito del processo: il 27enne rischia l'ergastolo per violenza sessuale aggravata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA