Botte, minacce, vessazioni, ma anche punizioni e messaggi di morte sui social nei confronti dell'ex compagna: 45enne condannato a due anni e due mesi di reclusione. La sentenza è stata pronunciata nelle scorse ore dal tribunale di Cassino, dinanzi al quale è stato celebrato il processo per i reati di maltrattamenti e stalking. La vicenda che ha visto protagonista un'ex coppia di conviventi del cassinate risale alla fine del 2015 e il 2016 quando la donna (ora trentenne), stanca di subire gli atteggiamenti del suo compagno decide di denunciare la sua storia ai carabinieri. La giovane (assistita dall'avvocato Alessandro D'Ambrosio) ha raccontato di essere stata picchiata a calci e pugni, ma anche presa a schiaffi e minacciata. In qualche episodio sarebbe stata anche costretta a stare seduta sul divano, mentre lui parlava, sotto la minaccia di essere percossa. Ci sarebbero state anche conseguenze di salute per la giovane, allorquando colpita con un pugno alla schiena e a calci ripetuti su tutto il corpo. Oltre al reato di maltrattamento, il 45enne è stato anche processato per stalking. Al termine della relazione, avrebbe anche posto in essere atti persecutori, con messaggi ritenuti "ingiuriosi" e "minacciosi" tramite i social, via facebook e con la messaggistica istantanea Watsapp. In una occasione, in particolare, avrebbe ricordato alla donna che lui era quello che la vita la può dare, ma te la può anche "levare". Contestati poi i pedinamenti sotto casa e nei pressi della facoltà universitaria frequentata dalla giovane, dove la stessa sarebbe stata afferrata per i capelli e scaraventata a terra.