Covid al Sinodo dei Vescovi (con oltre 400 delegati), il cardinale Mario Grech: «Ci sono positivi»

Nella grande aula Paolo VI gremita di gente mentre prendeva posto ai tavoli, è stato diffuso dagli altoparlanti un avvertimento

Covid al Sinodo dei Vescovi (con oltre 400 delegati), il cardinale Mario Grech: «Ci sono positivi»
Covid al Sinodo dei Vescovi (con oltre 400 delegati), il cardinale Mario Grech: «Ci sono positivi»
di Franca Giansoldati
Lunedì 9 Ottobre 2023, 11:40 - Ultimo agg. 17:28
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Il Covid sta girando velocemente e sta già mietendo vittime al di là del Tevere dove sembra che ci sia un focolaio di infezione in corso. «Nulla di cui allarmarsi» hanno detto gli organizzatori stamattina ma il super Sinodo che è in corso e vede riuniti oltre quattrocento delegati da tutto il mondo ha già sperimentato diverse defezioni. Stamattina, infatti, alcuni delegati non si sono presentati per  partecipare ai lavori sinodali perchè risultati positivi ai controlli. «Sentito il parere medico possiamo comunicarvi che allo stato attuale non c'è da preoccuparsi ma bisogna prendere le giuste precauzioni igienizzando spesso le mani o anche indossando la mascherina». Il cardinale Mario Grech, successivamente, probabilmente per non diffondere timori, ha precisato che «solo quattro persone» sono malate.

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A questo avviso ne ha fatto seguito un altro.

Nella grande aula Paolo VI gremita di gente mentre prendeva posto ai tavoli, è stato diffuso dagli altoparlanti un secondo avvertimento: ricordava a tutti quanti che occorre essere molto prudenti visto che le persone anziane sono le più fragili e di conseguenza vanno protette. Gran parte dei partecipanti sinodali sono vescovi o cardinali che hanno più di settanta anni. Sui tavoli sinodali è stato collocato un igienizzante.

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Nei giorni scorsi era stato diffuso un appello congiunto di Oms (Organizzazione mondiale della sanità) Europa, Commissione Eeropea ed Ecdc (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) con il quale si invitava alla campagna vaccinale in vista della stagione fredda, accelerando al più presto i richiami contro le infezioni respiratorie «per salvare vite» e «prevenire o mitigare l'impatto» dei virus che co-circoleranno.

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Lo scorso inverno, gli impatti cumulativi di influenza, Covid e virus respiratorio sinciziale (Rsv) avevano colpito più duramente i giovanissimi e gli anziani. I reparti pediatrici e le terapie intensive avevano sentito l'impatto e si era osservato un eccesso di mortalità.

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