Foto a luci rosse su Telegram, 12 ragazzine ricattate dagli amici: tre giovani a processo per estorsione e revenge porn

Tutto è iniziato per gioco in zona Frosinone, poi sono arrivate le minacce

Foto a luci rosse su Telegram, 12 ragazzine ricattate dagli amici: tre giovani a processo per estorsione e revenge porn
Foto a luci rosse su Telegram, 12 ragazzine ricattate dagli amici: tre giovani a processo per estorsione e revenge porn
di Marina Mingarelli
Giovedì 30 Novembre 2023, 09:06 - Ultimo agg. 12:50
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Si erano fidati di quegli "amici", avevano fatto con loro foto compromettenti senza immaginare che potessero essere usate contro di loro. Sono dodici le giovani coinvolte in un giro di estorsione e revenge porn messo in piedi da tre giovani che adesso sono finiti sotto processo. Si tratta di Paolo Cerroni, 29 anni, di Ceccano; Andrea La Penna, 33 anni, residente a Castro Dei Volsci e Paolo De Santis, romano di 32 anni. Sono tutti incensurati. Dal materiale sequestrato (telefonini e computer degli imputati) le foto hard sono state trovate in ben 140 gruppi Telegram. E proprio qui venivano scambiate le immagini a luci rosse. Quello che inizialmente le ragazze avevano ritenuto un gioco, era diventato un obbligo.

Dalle prime immagini un po' spinte, si era passati a richieste sempre più pressanti di nudi e pose eloquenti.

Per costringere le vittime, (tra queste anche due ragazzine di 13 anni) a consegnare loro il materiale avevano fatto sapere che erano bravissimi nell'informatica e di essere in grado di entrare nei Pc ed anche nei cellulari dei familiari. Lì avrebbero divulgato le prime immagini che le ragazze avevano concesso, appunto, in "amicizia" o forse con la promessa di avere un futuro nel mondo dello spettacolo. Di fronte al ricatto le giovani avevano ceduto, poi via via le richieste erano diventate più esplicite, fino alla denuncia che ha posto fine ai ricatti.

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Amici, parenti e genitori che erano completamente ignari di quello che stavano vivendo le ragazze dopo essere entrate i contatto con i due ciociari e con quel giovane romano che proprio nella capitale aveva "allargato" i suoi orizzonti. Alcune foto sarebbero finite anche in alcuni siti porno, oltre che in diverse chat. Da qui l'accusa non soltanto di estorsione ma anche di revenge porn in quanto sarebbero stati pubblicati foto e video senza il consenso delle interessate.

Nel processo si sono costituite parte civile l'associazione "Insieme a Marianna", che sarà rappresentata dall'avvocato Antonella Liberatori, e alcune parti offese che verranno rappresentate dagli gli avvocati Cristiana Sordi, Gianmarco De Robertis e Claudia Sorrenti. Gli imputati dovranno comparire in aula il prossimo 22 dicembre.
 

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