F1, GP Suzuka: Vettel domina le libere
Alonso solo 10° preceduto pure da Massa

La Ferrari di Fernando Alonso sulla mitica pista di Suzuka
La Ferrari di Fernando Alonso sulla mitica pista di Suzuka
Venerdì 11 Ottobre 2013, 10:33 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 08:16
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SUZUKA - Sebastian Vettel al volante della spaziale Red Bull-Renault ha ottenuto il miglior tempo, nella seconda sessione di prove libere valide per il Gran Premio del Giappone, 15/a prova del Mondiale di Formula 1, in programma domenica a Suzuka (ore 8 italiane). Il tedesco, con il tempo di 1'33”852, e alla media di 222,747 km/h, ha preceduto rispettivamente il compagno di scuderia, l'australiano Mark Webber (1'34”020), e il tedesco Nico Rosberg (Mercedes), 1'34”114.



Quarto il finlandese Kimi Raikkonen (Lotus-Renault), 1'34”202, sesto il britannico Lewis Hamilton (Mercedes), 1'34”442. Prima delle due Ferrari, quella del brasiliano Felipe Massa, che ha fatto registrare l'8/o tempo, in 1'34”698. Solo 10/a, invece, la vettura di Fernando Alonso, in 1'35”087. Le Rosse erano andate meglio nella prima sessione di prove, dominata da Hamilton (1'34”157, alla media di 222,025 km/h), ottenendo rispettivamente il 5/o (Massa), in 1'35”126, e il 6/o tempo (Alonso), in 1'35”154. Terzo riscontro, invece, per Sebastian Vettel, con 1'34”768.



Sebastian Vettel a Suzuka può chiudere i conti e mettere il sigillo sul quarto titolo mondiale consecutivo, Fernando Alonso ne è consapevole e lancia lo sguardo sulla stagione che verrà. «Ci teniamo a conquistare il secondo posto nel Mondiale costruttori, per questo nelle ultime gare dovremo ottenere il maggior numero di punti possibili», ha fatto notare. «Proveremo a divertirci nei prossimi Gp, attaccando sempre». Alonso 'disegnà il 2014, con l'arrivo di Kimi Raikkonen e l'addio di Felipe Massa. Lo spagnolo, però, è chiaro: se la monoposto resta la stessa, non cambieranno le gerarchie di quest'anno.



«Con Kimi - spiega - potremo disputare una buona stagione, ma a un patto: dovremo avere una monoposto competitiva. Se la vettura non dovesse esserlo avremo un anno molto simile al 2013». Un avvertimento, più che un presagio, mentre il Gp di Suzuka si avvicina e Vettel vede già il film del suo quarto trionfo iridato. Alonso, però, ha un altro obiettivo, questa volta a breve scadenza. Il ferrarista, se in Giappone dovesse classificarsi fra i primi sei, diventerebbe il pilota con il maggior numero di punti in F1, superando addirittura Schumacher.



«Ormai, - ci scherza su l'asturiano - mi restano pochi record da battere: quello sul numero di Mondiali conquistati e dei Gp vinti in carriera mi sembra assai difficile, visti i numeri ottenuti da Michael. Spero di poter centrare il primato del maggior numero di punti in carriera. Sarebbe una grande soddisfazione». Sulla Red Bull e il primato di Vettel, Alonso è chiaro: «Hanno lavorato meglio degli altri team, è inutile non ammetterlo. Noi siamo stati competitivi nella prima parte del Mondiale, riuscendo a vincere due Gp su cinque. Poi abbiamo fatto un passo indietro a Silverstone; quindi abbiamo recuperato, ma gli altri avevano fatto grandi progressi».



Guarda al futuro anche Felipe Massa che, prima di dire addio alla Ferrari, spera in un successo. «Sarebbe bello ed emozionante. Sul mio futuro posso dire di poter dare molto a un team, soprattutto sul piano dell'esperienza. Intanto, però, penso alla Ferrari e al Gp in Giappone, con il quale avrò un impatto aggressivo». Lo stesso Sebastian Vettel indica il segreto del successo. «La macchina - osserva il tedesco - ha migliorato le prestazioni di gara in gara e, alla fine, si è dilatato il gap con gli altri piloti impegnati nelle corsa al titolo. Ultimamente, peraltro, siamo stati molto forti anche nelle qualifiche, mentre all'inizio dell'anno la Mercedes sembrava avere assolutamente qualcosa in più». A Vettel sono arrivati anche i complimenti di Lewis Hamilton, che ha fatto notare il rischio concreto di rendere «noiosa la Formula 1, con questo Mondiale monocorde». «Lo prendo come un complimento», ha tagliato corto il tedesco della Red Bull, chiudendo la parentesi.
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