Agguato a Tor Bella Monaca, 17enne in fin di vita: le telecamere hanno filmato un'auto in fuga

I carabinieri sul luogo dell'agguato
I carabinieri sul luogo dell'agguato
Martedì 7 Gennaio 2014, 09:22 - Ultimo agg. 9 Gennaio, 08:49
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Sono in corso indagini su un'automobile che alcuni testimoni avrebbero visto fuggire subito dopo il ferimento di un 17enne a Roma con due colpi di pistola alla testa,

avvenuto a Tor Bella Monaca nella notte tra lunedì e martedì scorsi. I carabinieri stanno passando al setaccio le immagini riprese dalle telecamere della zona, dalle quali potrebbero emergere elementi utili per rintracciare la macchina dei presunti aggressori.

Sul posto, in via Villabate, sono state trovate anche due dosi di cocaina e non è ancora chiaro se appartenessero alla vittima. A quanto si è appreso, il giovane non aveva con sè il cellulare. Le sue condizioni si sono intanto ulteriormente aggravate e presto sarà trasferito in terapia intensiva.

Una vendetta consumata a colpi di revolver, esplosi nella notte in una strada buia. Due proiettili che hanno trapassato la testa del giovane, forse vittima sacrificale dell'ennesima guerra tra bande per lo spaccio di droga nella Capitale.

A trovare il 17enne esanime in strada in via di Villabate, nei pressi di un giardinetto, è stato un passante che ha subito chiamato il 118. Tra le ipotesi più accreditate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, che indagano sull'agguato al 17enne, c'è quella di un regolamento di conti per droga. Il giovane, che ha precedenti per furto e stupefacenti, vive in un contesto familiare difficile: il padre è un ex trafficante di droga detenuto in carcere ed anche la madre ha alcuni precedenti. Non frequenta la scuola, nè lavora. E come lui ci sono tanti giovani nel quartiere 'problematico' di Tor Bella Monaca, troppo spesso teatro di delitti legati soprattutto al degrado ed alla microcriminalità.

I carabinieri stanno passando al setaccio anche gli ultimi contatti telefonici del 17enne, che potrebbe essere stato attirato in quel posto proprio perchè vittima di un agguato. Chi ha sparato ha usato una pistola a tamburo, visto che non sono stati trovati bossoli, potrebbe aver esploso anche altri colpi oltre ai due che hanno trapassato il cranio della vittima. Lo scopo dei militari è fare luce sulla vita privata e sulle amicizie del giovane, per ricostruire la dinamica di una vicenda che molto probabilmente si inquadra in un contesto criminale. Ma per ora nessun'altra ipotesi viene esclusa del tutto.

Nel 2011 un altro episodio simile sconvolse la Capitale. A pochi chilometri di distanza dall'agguato di via di Villabate, fu ucciso un diciottenne, Edoardo Sforna, assassinato davanti alla pizzeria dove lavorava, nel quartiere periferico di Morena. Sullo sfondo c'era una guerra tra bande per il monopolio dello spaccio nel territorio e forse Sforna, che non era un pusher nè era coinvolto in alcuna vicenda di droga, fu colpito per pura casualità.

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