Uno ha appena 17 anni e ora è terrorizzato: è stato riconosciuto in un video in cui prende a calci, insieme a un amico, una capretta, uccidendola. Ora la sua foto viene diffusa sui social, insieme all’indirizzo. Riceve minacce di morte estese anche ai genitori. Alla follia di quell’azione crudele e senza senso contro un animale, compiuta una settimana fa in un agriturismo tra Anagni e Frosinone, ora si aggiunge l’isteria degli odiatori e il linciaggio on line. L’altro ha 56 anni, è un allevatore di San Bendetto dei Marsi, in provincia dell’Aquila. Anche lui ha paura. Quando l’altro sera ha visto vicino alla gabbia dei polli l’orsa Amarena, insieme ai due cuccioli, ha preso il fucile e le ha sparato, uccidendola. È indagato, ma non può più uscire di casa perché è assediato da avvertimenti senza senso: «Ti uccidiamo», «farai la fine dell’orsa», «anche la tua famiglia è in pericolo». In queste due storie che si dipanano tra Lazio e Abruzzo, alla crudeltà si sta aggiungendo la follia del branco in cerca di vendetta, ma davvero risulta difficile distinguere chi siano gli animali.
Orsa Amarena, che cosa rischia chi l'ha uccisa? Il precedente del 2014 sempre in Abruzzo
CIOCIARIA
Ripartiamo dalla provincia Frosinone.
ABRUZZO
«Ho ucciso per paura» aveva spiegato l’allevatore Andrea Leombruni che vive sotto scorta da un paio di giorni. Questa mattina, accompagnato dal suo avvocato Beradino Terra, denuncerà ai carabinieri le minacce di morte ricevute. Il suo difensore è fortemente preoccupato che possa succedere qualcosa di irreparabile. «È distrutto per quello che è successo e non voleva uccidere il colpo è partito istintivamente. Ora teme per la sua vita e per la sua famiglia. In queste ore sono arrivate telefonate minatorie». Ieri mattina - racconta un vicino - nei pressi della casa c’erano i carabinieri e altre forze dell’ordine. E non solo perché impegnati alla ricerca dei cuccioli di Amarena, ma anche per evitare che accada qualcosa all’allevatore. Dice il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: «Condanno intimidazioni e minacce a chi ha sparato ad Amarena. A un atto incivile non si risponde con la barbarie. Confermo la volontà della Regione di costituirsi parte civile nel processo che seguirà». Sul fronte delle indagini il procuratore di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, ha iscritto sul registro degli indagati Leombruni per aver ucciso Amarena a fucilate. Il magistrato ha nominato il perito per l’esame necrologico sull’animale che si terrà martedì.