GLI INTERROGATORI

Stupro Palermo, l'indagato Christian Maronia in lacrime: «Mi sono rovinato la vita, chiedo scusa». Accuse ad Angelo: «È stato lui a organizzare tutto»

Si svolgono oggi gli interrogatori di altri tre degli indagati per lo stupro di Palermo, dove una diciannovenne è stata abusata da sette ragazzi di cui uno minorenne all'epoca dei fatti

Stupro Palermo, Christian Maronia in lacrime: «Mi sono rovinato la vita, chiedo scusa. Mi hanno detto che la ragazza era d'accordo»
Stupro Palermo, Christian Maronia in lacrime: «Mi sono rovinato la vita, chiedo scusa. Mi hanno detto che la ragazza era d'accordo»
Martedì 22 Agosto 2023, 13:26 - Ultimo agg. 23 Agosto, 12:38

Un altro indagato resta in carcere

Resta in carcere anche Cristian Barone, il 19enne arrestato, con altri sei amici, con l'accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza di 19 anni, la sera del 7 luglio. I giudici del Riesame hanno respinto il ricorso dei difensori di Barone.

Invettiva di Emma Dante: «Evirare maschio portatore di fallo fallace»

«Sarebbe un grande rimedio, finalmente, evirare il maschio portatore di fallo fallace a scopo sanitario e ascetico. Allora, questo genere di maschi, ripuliti da superflui pezzi di carne, canterebbero al cielo melodie soavi con le loro voci bianche...». Così la regista teatrale e drammaturga italiana in un'invettiva sui social contro gli stupri e non solo di gruppo come quello che ha sconvolto Palermo, la sua città, e l'Italia tutta. «A che serve quel coso moscio, quel pezzetto di carne che pesa meno di un etto, quella protuberanza fastidiosa che a volte si mette a destra e a volte a sinistra, quel naso brutto senza narici, quella piccola sporgenza imbarazzante, quell'illusione di centro del bacino, centro del maschio, centro del mondo, quel palloncino che si gonfia con la pompetta della libido e diventa arma tagliente, pugnale penetrante, esaltazione dell'io, pene immondo che insozza la poesia di corpi sublimi fatti di vallate e promontori. Perchè non asportarlo subito quel pungiglione velenoso? » provoca l'artista che riceve centinaia di commenti in rete e anche molte condivisioni del testo. Rivolta agli uomini che commentano la regista aggiunge di aver scritto questo messaggio «per farvi emergere, per farvi indignare... ma la cosa davvero incredibile è che tutti i portatori di fallo si sono indignati, indistintamente, con gli occhi iniettati di sangue, senza leggere in profondità il senso del mio messaggio che era rivolto agli assassini, a quelli che del pene fanno un'arma contro i deboli, donne e bambini. Un mese fa a Palermo una ragazza è stata stuprata da 7 uomini. Io credo che questa ragazza sia stata assassinata anche se resta viva, mentre questi uomini tra qualche mese saranno di nuovo a piede libero col miccio teso!».

Un altro indagato: "Dovevo andare via"

«Dovevo andare via, non dovevo restare. Non mi sono reso conto di quello che stava accadendo». Anche Samuele La Grassa, uno dei sette arrestati a Palermo con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, ha risposto alle domande del gip Marco Gaeta. È il secondo dei tre arrestati lo scorso venerdì che varca la porta del giudice. «Ho sbagliato a non andarmene», ha detto al gip.

Il ragazzo sarebbe quello che, insieme ad Angelo Flores, ha filmato la scena con il cellulare. Si trovava alla Vucciria e anche lui ha ribadito di non avere mai conosciuto la ragazza prima di quella sera. Davanti al gip ha detto di non avere compreso di essere finito per errore in una vicenda orribile.

Christian Maronia: mi sono rovinato la vita, chiedo scusa

«Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente». In lacrime Christian Maronia, uno dei sette giovani indagati, davanti al gip di Palermo Marco Gaeta. «Mi sono rovinato la vita. Mi era stato detto che la giovane era d'accordo - ha aggiunto Maronia - Ho anche una fidanzata e non avrei mai fatto una cosa simile. Io non conoscevo la ragazza, non l'avevo mai vista prima». Nel corso dell'interrogatorio è emerso che Angelo Flores avrebbe mostrato un video: «Si vedeva che lei sarebbe stata disposta a questa esperienza - aggiunge - Ad organizzare tutto è stato Flores». In queste ultime ore su tik tok è stato aperto un profilo su Christian Maronia dove sono stati pubblicati sei video: «Quando tutta Italia ti incolpa per una cosa privata, ma nessuno sa che sei stato trascinato dai tuoi amici». E ancora «Non ero in me quando è successo», sono alcune delle frasi pubblicate nei video comparsi sul social. I video erano già stati confezionati dal diciannovenne che imita nelle posture i cantanti neomelodici e sono ripresi in casa, dal barbiere o in discoteca. In uno pubblicato con l'hashtag #freechristian, chi condivide scrive: «Con che coraggio la gente insulta gli innocenti». 

Si svolgono oggi gli interrogatori di altri tre degli indagati per lo stupro di Palermo, dove una diciannovenne è stata abusata da sette ragazzi di cui uno minorenne all'epoca dei fatti. Il minorenne, che ieri ha confessato lo stupro, è stato scarcerato ma la Procura ha fatto ricorso contro la scarcerazione. Per altri tre, invece, è stato confermato l'arresto.

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