Gabriele Meccarini, morto a 12 anni di leucemia: Latina piange il ragazzino che amava la Juve e i motori

Se n'è andato nella stanza dell'ospedale dove era stato ricoverato dopo che le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente

Gabriele Meccarini, morto a 12 anni di leucemia: Latina piange il ragazzino che amava la Juve e i motori
Gabriele Meccarini, morto a 12 anni di leucemia: Latina piange il ragazzino che amava la Juve e i motori
di Laura Pesino
Venerdì 14 Aprile 2023, 17:34 - Ultimo agg. 15 Aprile, 12:54
3 Minuti di Lettura

Dodici anni e il sorriso stampato sul volto. Tanti sogni, la passione per il calcio e per le auto, una bella famiglia sempre accanto. Oggi la città piange un ragazzo di 12 anni, Gabriele Maccarini, che non ce l'ha fatta a vincere la terribile malattia che circa due anni fa gli è stata diagnosticata dai medici: la leucemia.

Milano, bimbo di 5 anni investe con la bici un'anziana che cade a terra e muore: il padre indagato per omicidio colposo

Latina piange Gabriele

Se n'è andato nella stanza dell'ospedale dove era stato ricoverato dopo che le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente.

Eppure neanche un mese fa progettava, insieme ai volontari dell'associazione Martina e la sua luna, di andare allo stadio di Torino per vedere una partita della Juve, la sua squadra del cuore.

Gli ultimi mesi di vita

Questi mesi però Gabriele li ha vissuti intensamente. Mentre la mamma e il papà, entrambi infermieri molto conosciuti sul territorio, lo seguivano in tutte le cure all'ospedale Bambino Gesù, i volontari dell'associazione Martina e la sua luna hanno cercato di realizzare tutti i suoi desideri. «Abbiamo chiesto a Gabriele quali fossero le sue passioni e lui ci ha raccontato che era appassionato di calcio e di motori, conosceva ogni modello di auto racconta Natalino Orlandi Così, ci siamo subito attivati e un anno fa, in una bellissima giornata trascorsa insieme, siamo andati a prenderlo con una limousine messa a disposizione da una società di noleggio, poi lo abbiamo portato a fare piccoli giri nelle campagne su auto sportive. In un'altra occasione gli abbiamo fatto incontrare Mattia Perin, che ha giocato con lui a pallone, e un'altra volta ancora la youtuber La Sabri. Abbiamo cercato di creare dei diversivi, delle giornate da passare in serenità, senza pensare alla malattia. Gabriele non si lamentava mai, nonostante il ricovero precedente, da novembre, sia stato lunghissimo. Ha vissuto per mesi in una stanza di ospedale ma non gli è mai mancato il sorriso e non l'ho mai visto piangere. Questi bambini ci insegnano tanto. Per noi che aiutiamo questi ragazzi a realizzare dei piccoli sogni ogni volta è un dolore».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA