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Il Mattino

Sabaudia, stop ai trattamenti: palme di nuovo aggredite dal punteruolo rosso

di Ebe Pierini
Articolo riservato agli abbonati
Lunedì 3 Settembre 2018, 11:31
3 Minuti di Lettura

La chioma che collassa su se stessa fino ad assumere la forma di un ombrello aperto. Le foglie che si seccano. Il cuore della pianta che viene svuotato dall’interno. La morte che arriva lenta ed inesorabile. Torna l’emergenza punteruolo rosso a Sabaudia dove da diversi giorni, in vari punti della città, molte palme mostrano i sintomi dell’infestazione. Per quegli esemplari è ormai troppo tardi. Saranno destinati al taglio ed allo smaltimento. La città pontina è di nuovo sotto attacco. Il terribile coleottero ha colonizzato molte delle palme che si erano salvate finora. Quel che è più grave è che stanno morendo le palme del centro storico. Sono già collassati tre dei quattro esemplari che si trovano tra la piazza del Comune e la chiesa della Santissima Annunziata. Si tratta di piante che erano state donate, già adulte, da una persona che aveva voluto rimanere anonima, in sostituzione di palme che erano già state sterminate dal punteruolo rosso. Questo tipo di pianta, con la sua verticalità, le sue fronde, fa parte ormai del paesaggio di Sabaudia. Priva di questi esemplari necessariamente la città muterà il suo volto. Sono collassate anche le due piante che si trovano all’ingresso della città, a largo Toigo senza considerare tutti gli altri casi di infestazione distribuiti in giro per il Comune ed in particolare nel palmeto di piazza Roma. L’infestazione è ricomparsa probabilmente perché dalla fine dello scorso anno il Comune ha sospeso i trattamenti che venivano effettuati sulle piante per combattere il temibile rhynchophorus ferrugineus. La presenza del punteruolo venne segnalata per la prima volta nell’ottobre del 2006. Quindi sono quasi 12 anni che la città combatte con questo coleottero. Nel 2008 il Ministero della Salute approvò l’utilizzo di prodotti specifici per la lotta al punteruolo che vennero poi impiegati sulla palme di Sabaudia e riuscirono ad arginare la moria di esemplari. Ora però le piante sono state di nuovo attaccate e il Comune cerca di correre ai ripari. “Affideremo l’incarico di effettuare una rilevazione georeferenziale di tutte le palme di proprietà del Comune – annuncia l’assessore Ennio Zaottini – Dopo assegneremo i lavori per il trattamento degli esemplari. Tutto ciò dovrebbe avvenire entro un mese. Per piazza Roma l’ipotesi è quella di finanziare anche la potatura e l’allontanamento delle fronde secche. Non escludo che si possa rinnovare l’ordinanza che obbliga anche i privati a curare le palme in loro possesso o a smaltire quelle malate per impedire il dilagare dell’infestazione. Se ci saranno i fondi, in alcuni punti strategici come piazza Roma o davanti alla Chiesa, si può pensare ad un ripristino degli esemplari morti”. Secondo il Comune sarebbero ad oggi 165 le palme presenti in città. C’è chi sostiene invece che a Sabaudia, fino a qualche mese fa, c’erano almeno 275 piante vive. Il numero però ora sta drammaticamente diminuendo. “È necessario procedere immediatamente ad un programma di potatura delle foglie vecchie e delle infiorescenze secche, realizzare accurate ispezioni periodiche su tutte le piante suscettibili di attacco ed effettuare trattamenti preventivi alle palme con l’utilizzo di prodotti fitosanitari – commenta il direttore dell’Ente Parco, Paolo Cassola – Fondamentale coinvolgere il servizio fitosanitario regionale. La situazione ci preoccupa e credo che si debba agire in chiave preventiva”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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