Antonella Clerici protegge la figlia Maelle: «Bellezza esotica, ma non ha talenti artistici»

Antonella Clerici in un'intervista ha parlato di sua figlia Maelle

Antonella Clerici e la confessione sulla figlia 14 enne: «Ha una bellezza esotica, ma non le riconosco talenti artistici»
Antonella Clerici e la confessione sulla figlia 14 enne: «Ha una bellezza esotica, ma non le riconosco talenti artistici»
di Marta Goggi
Martedì 14 Novembre 2023, 18:30
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Antonella Clerici a breve tornerà a The Voice Kids: la conduttrice è già abituata a stare vicino ai bambini, non solo in tv, ma anche a casa, dove è mamma di una ragazzina 14enne. La Clerici ha avuto sua figlia Maelle da Eddy Martens e oggi ha raccontato proprio della sua giovane figlia adolescente in un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni.

Antonella Clerici ha raccontato di sua figlia Maelle: «Fa la prima liceo classico. È molto intelligente e di una bellezza esotica, particolare.

Ma non le riconosco alcun talento artistico, non è portata per lo spettacolo. Secondo me sarebbe un grande medico, non è schizzinosa, non ha paura di niente: ha un coraggio da leone che io non ho. Lei vorrebbe fare la veterinaria di animali grandi e secondo me le verrebbe benissimo», ha riferito la conduttrice a Tv Sorrisi e Canzoni.  

Antonella Clerici ha anche parlato di se stessa e di come si immaginava da piccola: «Pensavo che avrei fatto il magistrato o la farmacista, non avevo velleità nel mondo dello spettacolo. Ho fatto il provino per lo Zecchino d’Oro soltanto perché lo faceva un bambino che abitava nel mio stesso palazzo ed è stata un’idea delle nostre mamme. Partecipavo alle recite scolastiche, ma tuttora non mi piace mettermi in mostra e non amo il palcoscenico. Anche alle feste di fine produzione odio fare i discorsi, non amo essere al centro dell’attenzione». 

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Sul compleanno a cifra tonda in arrivo, in cui la conduttrice compierà 60 anni, ha detto: «È una... tragedia. Ogni 'decennio' vado in crisi. Anche se dicono che sono i nuovi 50, la verità è che la vecchiaia incombe. La nostra generazione è benedetta: io e i miei colleghi vicini ai 60 siamo ancora vitali e facciamo programmi. Ma gli anni passano e sono faticosi, quindi non ci penso». 

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