«Stai per incontrare Gesù», le minacce prima di uccidere la moglie: condannato a soli 10 anni da una giuria di donne, è polemica

Gli avvocati della difesa hanno sostenuto che la sparatoria è stata fatta al culmine di un delitto da loro definito «passionale»

«Stai per incontrare gesù»: le minacce prima di uccidere la moglie. Condannato a soli 10 anni da una giuria di donne, è polemica
«Stai per incontrare gesù»: le minacce prima di uccidere la moglie. Condannato a soli 10 anni da una giuria di donne, è polemica
Lunedì 11 Marzo 2024, 17:55
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«Va bene, addio. Incontrerai Gesù, spero che ne sia valsa la pena». Le ultime agghiaccianti parole di Carey Birmingham sono assordanti, per la tranquillità di chi le usa. Parole che fanno da prologo a un omicidio a sangue freddo, in cui un uomo, ripreso frontalmente dalla vittima, uccide la moglie e mamma di sua figlia. Il video e la storia, che risalgono a dicembre 2021, sono ritornati a far parlare di sé per la decisione della giuria arrivata il 5 marzo. Una sentenza considerata da molti come estremamente blanda.

Nel video appare un uomo, il femminicida, impugnare un fucile mentre litiga con la moglie. Oggetto del discorso era un tradimento della donna 48enne Patricia Birmingham, che nel frattempo lo stava inquadrando e registrando con il proprio smartphone. L'uomo, a un certo punto, pronuncia quelle atroci parole per poi uccidere la moglie esplodendo tre colpi di fucile a distanza ravvicinata. È successo a Spring, in Texas. 

Come scritto dalla Abc7 Chicago una giuria di sole donne si è pronunciata contro il killer condannandolo a 10 anni di carcere per l'omicidio della moglie, con possibilità libertà condizionata dopo 5 anni. Gli avvocati della difesa hanno sostenuto che la sparatoria è stata fatta al culmine di un delitto da loro definito «passionale».

L'avvocato difensore di Carey, Anthony Osso, ha detto che la loro strategia è stata quella di accettare la responsabilità ma di convincere le giurate che Carey avesse sparato a Patricia nella foga del momento. «Non abbiamo mai cercato di giustificare le azioni del nostro cliente, ma la difesa non riguardava la giustificazione.

Si trattava di capire perché avesse fatto quello che ha fatto», ha detto Osso. ù

«Quel giorno ho perso entrambi i miei genitori. Anche mio padre è morto perché chi ha fatto questa cosa e il mio papà non sono la stessa persona», ha dichiarato Olivia. La ragazza ha detto di aver parlato con suo padre in tribunale e ha fornito alla ABC13 un riassunto di quanto gli ha detto: «Non importa cosa sia stato detto in questo processo, tu sai che tipo di donna era, sai cosa hai fatto e come mi hai portato via la mia persona preferita in questo mondo».

Olivia ha testimoniato di non aver mai assistito a maltrattamenti fisici da parte del padre nei confronti della madre, ma che comunque ne ha abusato emotivamente e finanziariamente. Olivia ha aggiunto che nonostante ami ancora suo padre non potrà mai perdonarlo per quello che ha fatto.

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