«Fabrizio Corona ricattò una sua ex con un video hard»: chiesto il rinvio a giudizio per l'ex re dei paparazzi

Nell'aprile 2022 l'ex agente fotografico era stato oggetto di una perquisizione da parte dei carabinieri

«Fabrizio Corona ricattò una sua ex con un video hard»: chiesto il rinvio a giudizio per l'ex re dei paparazzi
Venerdì 8 Settembre 2023, 13:38 - Ultimo agg. 16:00
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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Fabrizio Corona con l'accusa di tentata estorsione per una vicenda, già emersa nei mesi scorsi, scaturita dalla denuncia di una donna, che si era rivolta all'ex 're dei paparazzì nel 2021 per servizi editoriali e pubblicitari su un libro che lei voleva pubblicare. E che, poi, avrebbe subito, a suo dire e stando anche alle indagini concluse, un presunto ricatto dall'ex 'fotografo dei vip' con al centro un video intimo che la ritraeva e che lui aveva realizzato.

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Cosa è successo

Nell'aprile 2022 l'ex agente fotografico, che fu condannato in passato, tra le altre cose, per presunti foto-ricatti ai danni di vip, era stato oggetto di una perquisizione da parte dei carabinieri nell'ambito dell'indagine, coordinata dal pm Antonio Cristillo, per le ipotesi di reato di tentata estorsione e tentata truffa, dopo la denuncia della donna, assistita dall'avvocato Angelo Morreale.

Da quanto si è saputo, la Procura ha stralciato la contestazione di tentata truffa e ha chiuso le indagini e chiesto il processo per la tentata estorsione. «Voleva pubblicare un libro ed è stato pubblicato - aveva già spiegato il legale di Corona, l'avvocato Ivano Chiesa - e poi, siccome non è rimasta contenta delle vendite, se l'è presa con Fabrizio».

La relazione tra i due

La difesa ha fatto presente che tra i due c'era stata una relazione e, in seguito, era scaturita anche una causa civile. Corona nelle scorse settimane, dopo la chiusura dell'inchiesta, si è fatto interrogare per difendersi. Stando alla denuncia della donna, che aveva già versato soldi all'agenzia di Corona per la sponsorizzazione del libro, lui invece con quel filmato a luci rosse ad un certo punto l'avrebbe ricattata, paventando la possibilità di diffonderlo. Ora la decisione sul processo o meno spetterà al gup nell'udienza preliminare. 

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