Fabrizio Moro: «Alcol e droga, mio figlio mi ha salvato. Quante liti con Ermal Meta: abbiamo un caratteraccio ma siamo fratelli»

Il cantautore non va fiero del suo periodo buio, ma non si vergogna a parlarne

Fabrizio Moro: «Alcol e droga, mio figlio mi ha salvato. Quante liti con Ermal Meta,:abbiamo un caratteraccio ma siamo fratelli»
Fabrizio Moro: «Alcol e droga, mio figlio mi ha salvato. Quante liti con Ermal Meta,:abbiamo un caratteraccio ma siamo fratelli»
di Dajana Mrruku
Sabato 3 Febbraio 2024, 13:40
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Uno dei cantautori più apprezzati in Italia, Fabrizio Moro, sta per tornare sul palco del Festival di Sanremo, in vesti molto diverse. Dopo aver partecipato per sette volte come artista in gara, e aver vinto due volte (la prima con Pensa, a Sanremo Giovani e la seconda volta con Non mi avete fatto niente, con Ermal Meta), il cantante da San Basilio sarà ospite durante la serata dei duetti, cantando con Il Tre, portando un medley dei suoi successi. In una recente intervista al Corriere della Sera, in vista dell'uscita del suo secondo film da regista, Fabrizio ha aperto il suo cuore e ha raccontato alcuni momenti molto delicati.

 

Fabrizio Moro non si vergogna a parlare dei suoi momenti fragili nella vita, in cui ha attraversato fasi molto delicate come la depressione e le dipedenze da alcol e droga: «Non ne vado fiero, ma non mi vergogno a parlarne, l’importante nella vita non è tanto cadere quanto rialzarsi. Ho avuto periodi di fragilità e continuo ad averne, è giusto che ci siano, ne sono uscito quando è nato il mio primo figlio: la paternità ha innescato il mio senso di rivalsa, in quel momento credo di essere diventato più coraggioso». 

Un artista sui generis che non ha mai sopportato l'idea del successo e ne rimane molto distaccato.

La fama arrivata dopo la vittoria a Sanremo con Ermal Meta è stata caos, «il successo è caos e il caos mi mette a disagio». Fabrizio è pronto a sbarcare al cinema nelle vesti di regista per il suo secondo film, «Martedì e Venerdì», ma ha rivelato che con il protagonista del suo film ha avuto molte discussioni, certo, mai come quelle con Ermal Meta. 

Fabrizio Moro ha vissuto un momento di svolta nella sua crriera proprio grazie a Sanremo, quando nel 2017 presentò in gara il brano "Portami Via" che ha fatto centro nel cuore degli spettatori, ma in classifica arrivò soltanto settimo, con grande sdegno da parte di tutti.

Il cantante ha rivelato il ricordo più bello: «Proprio con Ermal Meta, lui aveva un po’ di paura su quel progetto, veniva da un momento molto fortunato, io gli proposi l’idea della canzone insieme e sentivo una grande responsabilità nei suoi confronti perché ho insistito tanto. Il rischio di squalifica per plagio... Lì mi sono sentito morire, pensavo che fosse tutta colpa mia; poi l’ho abbracciato durante la premiazione e gli ho sussurrato all’orecchio: vedi che mi dovevi dare retta», ma non sono mancate le litigate perché «con lui le litigate piottavano proprio... discutevamo sulle idee di arrangiamento, sul testo: lui ha un caratteraccio e io sono peggio di lui. In questo siamo simili, ora è una delle persone a cui voglio più bene, in lui ho trovato un fratello». 

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