«Mio figlio è un gatto ma il veterinario non l'ha voluto curare, l'ha discriminato»

Per il dottore degli animali, anche volendo, «legalmente non potrebbe prenderlo in cura»

«Mio figlio è un gatto ma il veterinario non l'ha voluto curare, l'ha discriminato»
«Mio figlio è un gatto ma il veterinario non l'ha voluto curare, l'ha discriminato»
Sabato 16 Marzo 2024, 17:00
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Nascere in un corpo che non si sente proprio. La Disforia di Genere è una condizione di disagio clinicamente significativo dovuto al percepire il proprio “essere uomo o donna” intrappolato in un corpo di sesso opposto. In questo caso, però, la disforia non è di genere, bensì di specie.

Una mamma statunitense, Kass Theaz, ha pubblicato su TikTok (@isatandstared) un video diventato virale in cui ha spiegato che un veterinario ha deciso di non curare il figlio che si identifica come gatto.

Secondo la donna, visto che il bambino si sente un animale, dovrebbe essere trattato come tale.

Ciò prevede che, in caso di problemi di salute, il bimbo-gatto debba essere portato da un veterinario. 

«Mio figlio si identifica come un gatto - ha raccontato la mamma nel video -, ma non posso portarlo da un veterinario. Ci ho provato ma ha detto che, poiché ha un'anatomia umana, non saprebbe come curarlo». Inoltre, il problema è legato anche al ruolo e la professione dell'uomo che ha insistito dicendo che «legalmente non potrebbe prenderlo in cura».

La donna ha proseguito: «Penso che sia una forma di discriminazione perché, se [mio figlio] dice di essere un gatto, è un gatto e deve essere trattato come tale». La mamma ha però aggiunto che non ha intenzione di sporgere denuncia perché sa che il veterinario potrebbe perdere la licenza.

«Non cercherò di fargli causa, quindi non preoccupatevi, ma è una cosa su cui voglio sensibilizzare l'opinione pubblica perché penso che le persone che si identificano in un animale dovrebbero poter andare dal veterinario», ha concluso. 

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