Giuliana Clemente un lavoro ce l'aveva, e anche fisso: dal 2008 faceva la segretaria in un'azienda. Ma non era quella la sua passione, e così ha deciso di seguire la sua vera natura e dedicarsi all'insegnamento. La 34enne palermitana si è trovata nuovamente di fronte a una scelta difficile quando le è stato chiesto se volesse insegnare insegnare a Pantelleria o trasferirsi sull'Isola di Marettimo per insegnare a una sola alunna, Giada. Lei ha scelto la piccola isola dell'argipelago delle Egadi, che in inverno è abitata solo da un centinaio di persone: «È stato mio padre a spingermi incontro a questa nuova sfida, perché, abituata ai sacrifici dei trasferimenti scolastici, certamente sarei riuscita anche in questo, che da credente ho visto come un segno divino», ha detto al Corriere della Sera.
Marettimo, affollata di turisti e colori durante l'estate, d'inverno accoglie circa un centinaio di residenti.
La storia di Giada ha attirato l'attenzione della comunità locale, che ha accolto Giuliana con affetto. Francesco Billante, padre di Giada, spiega che, nonostante possa sembrare insolito, è la normalità per una piccola comunità come la loro garantire l'istruzione a tutti i bambini. Quest'anno, grazie a una sensibilità politica, è stato messo in atto un potenziamento delle ore scolastiche, dimostrando un impegno concreto per l'educazione della giovane generazione.
«Prima di optare per Marettimo», racconta Giuliana, «ero insegnante supplente in un liceo a Pantelleria, dove avrebbero sicuramente confermato la mia posizione. Lasciare i ragazzi ai quali mi ero affezionata è stato un momento difficile, ma credo che se Dio mi ha guidata qui, ci sia un motivo». Cinque anni fa, Giuliana ha iniziato a insegnare utilizzando le graduatorie provinciali per le supplenze, abbandonando il lavoro di segretaria a tempo indeterminato per perseguire il suo sogno di insegnare. La precarietà e le sfide di trasferirsi in un'isola senza neanche un servizio di guardia medica non sono decisioni che tutti possono affrontare con leggerezza. Forse è proprio questo elemento che rende unica questa storia: il fervente desiderio di apprendimento di una bambina e la grande passione di una insegnante, che supera ogni ostacolo.