«Mi hanno licenziata il quinto giorno di lavoro, dopo mesi di ricerca. Ho guidato 40 minuti per farmi mandare via e non ho imparato nulla»

La ricerca del lavoro era partita appena dopo la laurea, ad agosto dello scorso anno, e dopo tanto tempo, curriculum e colloqui, aveva finalmente trovato una posizione interessante

Trova il primo lavoro dopo mesi, licenziata il quinto giorno: «Ho guidato 40 minuti per farmi mandare via e non ho imparato nulla»
Trova il primo lavoro dopo mesi, licenziata il quinto giorno: «Ho guidato 40 minuti per farmi mandare via e non ho imparato nulla»
di Hylia Rossi
Mercoledì 10 Gennaio 2024, 20:16
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Muovere i primi passi nel mondo del lavoro è per molti un'esperienza in cui la paura e l'ansia si affiancano all'emozione di mettersi finalmente in moto, di provare a se stessi, ai colleghi e al capo quello che si è in grado di fare e ottenere.

Si tratta di un momento importante per tanti giovani, specialmente in un periodo in cui trovare un impiego non è affatto facile e lo è ancor di meno se si vogliono seguire i propri sogni e le inclinazioni coltivate con impegno e costanza durante il percorso educativo. 

Eppure, non sempre gli sforzi fatti e le difficoltà superate assicurano un lieto fine.

A testimoniare questa triste realtà c'è l'esperienza di Sierra, una giovane alle prese con la delusione di un licenziamento dopo appena cinque giorni di lavoro.  

@sierra_fred i still dont know what happened. live love adulting #aldis #what #gotfired #lol ♬ original sound - Sierra Desiray Frederick

Il sogno di Sierra era quello di trovare un lavoro nel suo ambito, vale a dire il graphic design o il social media marketing. La ricerca era partita appena dopo la laurea, ad agosto dello scorso anno, e dopo tanto tempo, curriculum e colloqui, aveva finalmente trovato una posizione interessante. 

Eppure, l'impressione di aver finalmente iniziato a costruire il futuro che desiderava si è presto rivelata per quello che era: nient'altro che un'illusione. Dopo cinque giorni di lavoro, la ragazza è stata licenziata e si è ritrovata con le mani vuote: «Durante quei cinque turni avrò passato, non so, almeno tre o quattro giorni a non fare nulla. C'erano due persone del mio team che avrebbero dovuto insegnarmi qualcosa ma non sapevano come e ogni giorno era un continuo di Non so cosa farti fare, oppure Non so cosa farti vedere». 

Il quinto giorno, Sierra si è preparata ed è uscita, pronta per un altro turno passato a vedere video di campagne precedenti che già conosceva e senza avere l'accesso a quei software che avrebbe voluto imparare a utilizzare: «Passavo il tempo guardando lo schermo del computer e mi sentivo inutile, al punto che mi ero convinta fosse arrivato il momento di parlare con il capo».

Dopo 40 minuti in macchina, la ragazza è arrivata al lavoro e si è avvicinata alla sua scrivania. Lì, con una busta in mano, c'era il capo ad aspettarla: «Mi guarda, la stanza piena di persone, e mi porge la busta dicendo Dobbiamo lasciarti andare, Sierra. E io sono confusa, faccio presente che sono lì da soli cinque giorni e non mi è stato permesso di fare nulla, non ho imparato nulla. Lui ripete: Ti lasciamo andare e aggiunge che non andavo bene e cercheranno qualcun altro».  

Sierra, naturalmente, non sa cosa pensare. Non ha ricevuto delle vere e proprie motivazioni, non ha avuto la possibilità di mettersi alla prova e non ha imparato nulla. Gli utenti hanno espresso il loro supporto nei commenti sotto il video e la loro frustrazione per la situazione attuale: «Il periodo di formazione nella maggior parte dei lavori al giorno d'oggi funziona così: capiscilo da solo. Fantastico. Un tempo c'era chi ti insegnava», scrive qualcuno. 

Molte persone, inoltre, fanno presente di aver avuto esperienze simili e di essere stati licenziati per motivi uguali o simili: «Mi è successo col lavoro precedente. Dopo una "formazione" terribile di cinque giorni, il sesto giorno mi hanno mandato via». Infine, c'è chi fa presente un problema di carattere generale: «Ogni lavoro oggigiorno richiede che tu abbia avuto già una formazione e anni di esperienza, soprattutto i lavori di grafica». 

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