Lavoro con stipendio a 6 cifre, 34enne si licenzia e si trasferisce in Francia per studiare pasticceria: «Quella vita non mi portava gioia»

Da 100mila euro l'anno a 20mila, Valerie non si pente della propria decisione: quello che ha perso in denaro lo ha guadagnato in felicità

Lavoro con stipendio a 6 cifre, 34enne si licenzia e si trasferisce in Francia per studiare pasticceria: «Quella vita non mi portava gioia»
Lavoro con stipendio a 6 cifre, 34enne si licenzia e si trasferisce in Francia per studiare pasticceria: «Quella vita non mi portava gioia»
di Hylia Rossi
Sabato 23 Marzo 2024, 16:30
4 Minuti di Lettura

Lavoro e felicità non sempre vanno di pari passo. Si possono passare anni della propria vita con questa consapevolezza e andare comunque avanti, ogni giorno, per paura di buttare via ciò che si è conquistato in cerca di una chimera, una realtà migliore ma che in mancanza di indizi concreti ci appare come un'illusione. Oppure, ci si può buttare, lasciarsi alle spalle le macerie di una vita che non ci ha soddisfatti e partire per un'avventura alla ricerca di qualcosa di nuovo. 

Si tratta, in quest'ultimo caso, di un atto di coraggio: c'è la possibilità di riuscire e uscirne vittoriosi, ma c'è anche il rischio di inciampare, cadere e non trovare la forza di rialzarsi.

Se, come Valerie, vi domandate «Cos'è che vorrei fare, che mi porti gioia?», allora forse è arrivato il momento di trovare una risposta e inseguire quell'obiettivo. 

A 34 anni, Valerie Valcourt ha lasciato un lavoro che le assicurava uno stipendio di 100mila euro l'anno in una grossa azienda e ha deciso di trasferirsi in Francia per frequentare un corso di pasticceria. Oggi guadagna un quarto rispetto al passato, ma la differenza la ottiene in una valuta certamente più preziosa: la felicità. 

L'avventura di Valerie

Valerie ha vissuto negli Stati Uniti per anni, spostandosi tra Seattle, New York e Washington. Eppure, il viaggio della sua vita è arrivato all'età di 34 anni, nel momento che molti avrebbero definito "il più alto della sua vita" ma che la faceva sentire davvero giù di morale, vale a dire quando ha ottenuto un lavoro in una grossa azienda tech con uno stipendio di oltre 100mila euro l'anno. 

Era il 2020 e Valerie Valcourt racconta a Cnbc di aver avuto l'immediata necessità di rispondere alla domanda: «Cosa vorrei fare che mi porti gioia?». Trovare la risposta, per lei, non è stato particolarmente difficile: ha sempre voluto vivere all'estero e studiare cucina. A quel punto, con un sogno già definito, si trattava "semplicemente" di capire come inseguirlo. Innanzitutto ha iniziato a mettere da parte dei soldi e si è trasferita a casa dei suoi per tagliare la spesa più gravosa, vale a dire l'affitto.

Nel frattempo, si è tenuta aggiornata su vari corsi di cucina e pasticceria e a metà del 2022 è stata accettata per un corso nel sud della Francia. Il trasferimento ufficiale c'è stato all'inizio del 2023 e per i successivi tre mesi si è impegnata in un intensivo programma, tra lezioni di lingua e di pasticceria, seguito da uno stage di 4 mesi. Il costo? Circa 10mila euro, a cui si aggiungono altri 1800 euro per l'alloggio. E il risultato? Oggi Valerie lavora come assistente pasticcera nel ristorante Maison Chabran, a Pont-de-l’Isere e il suo stipendio è di 20mila euro annui: un quarto rispetto a quello percepito negli Stati Uniti. 

«Non faccio tanti soldi - dichiara la ragazza - ma posso permettermi i costi di vita. Ho un lavoro, continuerò a lavorare sul mio curriculum e sulle mie abilità in modo da arrivare a un livello più soddisfacente», e non ha preoccupazioni riguardanti la casa o il trasporto. Grazie alle spese basse e al fatto che il cibo sia fornito per la maggior parte dal suo lavoro, Valerie riesce a risparmiare e togliersi qualche sfizio.

Il modo di vivere francese la soddisfa, in particolare la tendenza a celebrare anche le più piccole cose: «C'è sempre qualche festa, nazionale o locale». Nonostante il lavoro sia duro e impegnativo, i suoi colleghi non lavorano più del dovuto: «Quando è finito il turno, si va a casa e ci si riposa». 

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