Operata di calcoli renali, al risveglio la sorpresa choc: «Amputate gambe e avambracci»

Parenti e amici della donna hanno avviato una campagna su GoFundMe

Operata di calcoli renali, al risveglio la sorpresa choc: «Amputate gambe e avambracci». L'incubo dopo l'intervento
Operata di calcoli renali, al risveglio la sorpresa choc: «Amputate gambe e avambracci». L'incubo dopo l'intervento
di Nikita Moro
Mercoledì 3 Gennaio 2024, 12:30
2 Minuti di Lettura

Un risveglio post operatorio da incubo per Lucinda Mullins, infermiera di 41 anni, che dopo essersi sottoposta a un'operazione d'urgenza per calcoli renali, si è risvegliata con gli arti amputati. Durante l'intervento ci sarebbero state diverse complicazioni che avrebbero costretto i chirurghi del University of Kentucky Hospital (Stati Uniti) ad amputare entrambe le gambe, dal ginocchio in giù e poi a rimuovere entrambi gli avambracci, in una seconda operazione. 

Inizialmente Lucinda Mullins si era recata al Fort Logan Hospital a Stanford, ma è stata trasportata in ambulanza d’urgenza al University of Kentucky Hospital.

Poiché la donna soffre di sepsi, ovvero una sindrome che velocizza la diffusione delle infezioni in tutto il corpo compromettendo le funzionalità degli organi, i medici sono stati costretti ad agire in velocità e a decidere di amputare le gambe per salvarle la vita.

«È stato quello che mi ha detto il dottore con cui ho lavorato», ha dichiarato l'infermiera Lucinda Mullins, raccontando la sua storia a LEX-18, una testata del Kentucky. 

Per aiutare la famiglia è stata lanciata una campagna GoFundMe: «Cindy e la sua famiglia dovranno apportare alcune modifiche alla loro casa per soddisfare le esigenze di Cindy, nonché le sue protesi e le sue attrezzature adattive. I costi di tutto ciò possono essere enormi. Abbiamo avviato questa raccolta fondi perché vogliamo sostenere la nostra eroina Cindy, così come suo marito», si legge sotto il post dell'iniziativa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA