«Sono asessuale ma volevo diventare mamma: mio figlio (oggi ha un anno) è stato un grande atto di fede»

Bryony Farmer è una giovane mamma asessuale che ha deciso di avere un figlio da sola per esaudire il suo desiderio di maternità

«Non voglio fare sesso ma volevo diventare mamma: mio figlio (oggi ha un anno) è stato un grande atto di fede»
​«Non voglio fare sesso ma volevo diventare mamma: mio figlio (oggi ha un anno) è stato un grande atto di fede»
Giovedì 22 Febbraio 2024, 17:57
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Il desiderio di maternità può nascere e crescere in una donna già da quando si è giovani. Non c'è un'età per sognare di diventare mamma. Ma avere un figlio significa poterlo concepire, partorire e crescerlo con amore. «Per me avere un figlio ha significato fare un grande atto di fede, ma fin dalla mia adolescenza ho vissuto con due certezze, apparentemente contrastanti: volevo disperatamente diventare mamma, ma sapevo di essere asessuale». Con queste parole Bryony Farmer, 26enne di Londra, ha spiegato una piccola parte della sua vita, raccontando di aver relizzato il suo sogno di avere un figlio grazie a un donatore di sperma, pagando 7mila euro l'inseminazione artificiale. Così, è riuscita ad andare oltre l'asessualità, quella riconosciuta sua mancanza di attrazione sessuale verso ogni genere. 

«Coloro che sono asessuali sperimentano poca o nessuna attrazione sessuale verso gli altri - ha confidato la giovane mamma al Mail Online - Molte persone che si identificano come asessuali non vogliono fare sesso, e alcune scelgono di non farlo mai. Quindi, fin dall'inizio, avere un bambino mi è sembrato un enigma da risolvere».

Bryony Farmer ha raccontato la sua storia travagliata a un anno dalla nascita del suo piccolo Oryn. «Quando avevo 20 anni mi è stata diagnosticata l'adenomiosi: una condizione che causa la crescita errata del rivestimento dell'utero all'interno della sua parete muscolare - ha detto la giovane mamma -. Mi è stato detto che la malattia è degenerativa e che molte donne sviluppano problemi di fertilità.

Quindi il tempo per me era essenziale». Così, all’età di 24 anni, la ragazza ha deciso di avere un figlio attraverso un donatore di sperma. «Per me non è mai stata una questione di se avrei avuto un bambino, ma solo di quando», ha spiegato Bryony Farmer. 

«Dall'età di 13 anni già sapevo che volevo diventare mamma. Vedevo le mie compagne di classe pensare solo ai maschi, ma io per loro non provavo nulla», ha detto la 26enne. Bryony Farmer ha spiegato che durante l'adolescenza si è interrogata sulla sua sessualità, pensando di essere gay: «Perché non provavo ciò che sentivano le ragazzine della mia età?». Così, ha deciso di tentare con gli appuntamenti online per capire se il problema di una mancata attrazione derivasse da lei o dal ragazzo stesso. «Ho provato a uscire con un ragazzo che, dopo cinque appuntamenti, mi ha chiesto se poteva baciarmi. Non volevo che lo facesse, ma mi sentivo comunque obbligata a dire di sì. È stato terribile, mi sono sentita violata», ha detto. 

Dopo anni di lotta interiore, la ragazza aveva imparato «che lo spettro dell'asessualità è complicato, con tre sottosezioni principali: asessuale, dove non provi alcuna attrazione sessuale, mai; demisessuale, dove le persone diventano sessualmente attratte da qualcuno solo dopo che si è formata una forte connessione emotiva; e l'asessualità grigia, in cui l'attrazione sessuale avviene in modo molto irregolare, a volte con anni di pausa». 

La realizzazione della sua identità sessuale le ha dato chiarezza e tranquillità su chi fosse, «tuttavia, per quanto riguarda la mia gravidanza, è stato un problema». Bryony Farmer è rimasta incinta al secondo tentativo: grazie a un donatore di sperma ha potuto sperimentare le gioie della gravidanza e i dolori del parto. L'inseminazione pagata 7mila euro è stata «l'atto più coraggioso che potesse fare», nonostante sia una giovane donna single e asessuale.

«Quando ho sentito mio figlio piangere anch'io ho cominciato a piangere. Sentivo il mio cuore soffrire d'amore per lui», ha confidato la giovane mamma.

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