Michela Murgia, così raccontava la malattia: «In ospedale in fin di vita, i medici credevano che sarei morta»

Le parole a Vanity Fair in una delle sue ultime uscite: «Era il secondo lockdown, Capodanno del 2021. Ero in condizioni di semi incoscienza, sono sopravvissuta»

Michela Murgia, così raccontava la malattia: «In ospedale in fin di vita, i medici credevano che sarei morta»
Michela Murgia, così raccontava la malattia: «In ospedale in fin di vita, i medici credevano che sarei morta»
Giovedì 10 Agosto 2023, 23:35 - Ultimo agg. 11 Agosto, 11:58
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Michela Murgia è morta a 51 anni a Roma. Negli ultimi mesi aveva raccontato alcuni dettagli inediti della sua lotta contro il tumore: «Io sono arrivata in ospedale in fin di vita. In ambulanza, in pronto soccorso e poi subito in sala operatoria. Era il secondo lockdown, Capodanno del 2021. Ero in condizioni di semi incoscienza, convinta di morire e con i medici convinti che sarei morta. In realtà, sono sopravvissuta alla terapia intensiva per una reazione straordinaria del corpo alle prime cure di rianimazione e a due operazioni di svuotamento d’acqua dei polmoni. Quando mi sono ripresa e sono uscita, quando è arrivata la diagnosi del tumore era una buona notizia, perché avevo ancora tempo: non sarei morta in terapia intensiva». 

Michela Murgia e il racconto della malattia

Queste le parole della scrittrice rilasciate in un'intervista a tutto tondo con a Vanity Fair, e precedute dalla domanda: «Come ha vissuto la diagnosi del suo tumore?».

La 51enne firma dell'Espresso ha poi aggiunto altri particolari, rispondendo sempre alla stessa domanda: «Non ho provato rifiuto: quella notizia non voleva dire cancro, voleva dire tempo. Non ho paura della morte. Ho paura del dolore - racconta l'autrice sarda - Se si ammalasse uno dei miei figli, non sarei così serena. In quel momento non si erano ancora presentate né metastasi ossee né cerebrali. È gestibile anche questo stadio, perché posso parlare con lei, posso vivere, posso scrivere. In questo anno e mezzo ho scritto, sono andata in America da Alessandro, mi sono goduta le sfilate, sono andata sull’Orient Express… E tuttora ogni mattina mi sveglio pensando che ci sono persone che hanno la mia malattia e che non hanno la mia qualità di vita».

 

L'ultimo desiderio

Insomma, Michela Murgia non ha rinunciato a vivere, fino in fondo, nonostante tutto. Troppo tardi per azzardare una chemioterapia, le restano soltanto pochi mesi di vita. 

La scrittrice, però, aveva confessato di avere un ultimo desiderio: «Se oggi mi dicessero "Cos'è che vuoi ancora fare?" L'ultima cosa che voglio fare è andare in Corea del Sud a incontrare i Bts (gli artisti più venduti in Corea del Sud, con oltre 44,9 milioni di dischi fisici venduti dal loro esordio, ndr). Probabilmente non ci andrò, ma i Bts verranno a me. Non si può sapere. È l'ultimo desiderio dei desideri, come nella "Storia infinita" quando ti rimane l'ultimo da esprimere e non trovi più la strada per tornare a casa. È forse giusto che rimanga non soddisfatto»

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