Ordina 3 libri queer online, le spediscono una Bibbia: «L’hanno fatto apposta, non c'è stato nessun errore»

Liv ha spiegato che aveva lavorato per la catena di grandi magazzini, e ha capito che quello non poteva essere un errore

Ordina 3 libri queer online, le spediscono una Bibbia: «L’hanno fatto apposta, non c'è stato nessun errore»
Ordina 3 libri queer online, le spediscono una Bibbia: «L’hanno fatto apposta, non c'è stato nessun errore»
Giovedì 7 Marzo 2024, 18:00 - Ultimo agg. 18:54
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È capitato a molti, facendo un ordine online, di trovare nel pacco un articolo diverso da quello che si attendeva. Per ovviare all'errore c'è il reso. In questo caso, però, la tiktoker Liv si è ritrovata davanti a qualcosa di diverso da un semplice errore.

«Ho fatto un ordine su Target. Quando ho aperto il pacco, ho ricevuto una Bibbia», ha raccontato nel video. «È questo che ho ricevuto. Ho ordinato tre libri queer. Uno era da ritirare in negozio, gli altri due dovevano essere consegnati. E invece ho ricevuto la Bibbia». La tiktoker è rimasta scioccata: «È una cosa che non dovrebbe mai accadere. Qui si parla di mancanza di libertà di pensiero e di parola», ha detto Liv.

La protagonista della vicenda ha spiegato che aveva lavorato per la catena di grandi magazzini Target, e ha capito che quello non poteva essere un errore. «I dipendenti che confezionano gli ordini - spiega nel video - devono scansionare i singoli articoli».

@fooddaddy11 @target please do better! You talk about diversity and equality in your mission statement, this should have never happened. @ACLU of Pennsylvania #queerbooktok #queerbook #lgbtqplus #target #fyp #foryou #makethisgoviral #queerrights #queerrightsarehumanrights #lgbtqrightsarehumanrights #🏳️‍🌈🏳️‍⚧️ ♬ original sound - Liv

Insomma, secondo Liv, «hanno fatto di tutto per evitare di spedire i due libri che volevo mettere da parte, per mettere una Bibbia al loro posto». 

«È stato fatto apposta», ha affermato Liv, che si è poi rivolta a Target. «Questo non sarebbe mai dovuto accadere e spero che non accada ad altri vostri clienti. È davvero buffo che sia successo a me, visto che io lavoravo per uno dei vostri negozi».

Come spiega il DailyDot, l'esperienza di Liv arriva dopo che l'estate scorsa Target ha subito diverse critiche dai conservatori americani per la sua sezione di libri Pride.

Secondo alcuni clienti, da quel momento in poi l'azienda avrebbe cominciato ad avere un'attenzione diversa e meno progressista sulla questiona Lgbtq+.

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