La calotta antartica può sciogliersi? «Si è assottigliata di 450 metri in 200 anni». Lo studio choc su Nature

Gli scienziati hanno analizzato una sezione di ghiaccio e hanno scoperto che la calotta dell'Antartide occidentale si è ridotta improvvisamente e drammaticamente circa 8.000 anni fa: potrebbe succedere di nuovo provocando un rapido innalzamento del livello del mare

La calotta antartica può sciogliersi? «Si è assottigliata di 450 metri in 200 anni». Lo studio choc su Nature
Giovedì 8 Febbraio 2024, 17:12
3 Minuti di Lettura

La calotta glaciale dell'Antartide occidentale si è ridotta in modo drammatico e improvviso. Emerge da una nuova ricerca di Nature Geoscience: le prove arrivano dall'analisi di una sezione semicircolare di ghiaccio - lunga circa 600 metri - ricavata tramite carotaggio dei ghiacciai o delle calotte polari, una tecnica in grado di fornire utili indicazioni sul clima del passato. Lo studio lancia un allarme: parte della calotta glaciale si è già assottigliata di 450 metri in un periodo di soli 200 anni. Si tratta della prima ricerca che dimostra una perdita di ghiaccio così rapida e netta nell'Atartide.

«Siamo stati in grado di dire esattamente quando si è ritirato il ghiaccio, ma siamo anche stati in grado di dire quanto velocemente si è ritirato», ha dichiarato alla Cnn Eric Wolff, glaciologo dell’Università di Cambridge e autore dello studio.

Il pericolo è che possa succedere di nuovo: «Se succederà, accadrà molto velocemente», ha aggiunto Wolff. Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche per l’innalzamento del livello globale del mare. La calotta glaciale dell’Antartide occidentale, infatti, contiene abbastanza acqua da fare innalzare il livello del mare di circa 5 metri, provocando inondazioni devastanti nelle città costiere di tutto il mondo. Ted Scambos, glaciologo dell’Università del Colorado Boulder, ha detto alla Cnn che «la quantità di ghiaccio immagazzinato in Antartide può cambiare molto rapidamente, a un ritmo che sarebbe difficile da gestire per molte città costiere».

Le carote di ghiaccio - cioè le sezioni analizzate tramite carotaggio - funzionano come archivi storici dell'atmosfera terrestre: sono costituite da strati che si sono formati durante la caduta e la compattazione della neve nel corso di migliaia di anni e contengono bolle di aria antica e contaminanti che forniscono una documentazione dei cambiamenti ambientali avvenuti nel corso dei millenni. La sezione analizzata nello studio di Nature è stata perforata dallo Skytrain Ice Rise situato sul bordo della calotta glaciale. Gli scienziati l'hanno estratta nel 2019, in un processo scrupoloso che ha comportato una perforazione costante nel corso di 40 giorni, effettuata sollevando un sottile cilindro di ghiaccio qualche metro alla volta. Hanno quindi tagliato il nucleo in sezioni, che sono state imballate in scatole isolate mantenute a meno 20 gradi Celsius e sono poi state inviate nel Regno Unito, dove gli scienziati hanno misurato gli isotopi dell'acqua, che forniscono informazioni sulla temperatura del passato. Hanno anche misurato la pressione delle bolle d’aria intrappolate nel ghiaccio. I dati hanno rivelato che il ghiaccio si è assottigliato molto velocemente alla fine dell’ultima era glaciale.


Lo studio è fondamentale per migliorare la precisione dei modelli che gli scienziati utilizzano per prevedere come la calotta glaciale risponderà al futuro riscaldamento globale. David Thornalley, scienziato dell’oceano e del clima presso l’University College di Londra, ha affermato che i dati dello studio sono «sorprendenti». Ha avvertito che, visto che è stato esaminato un periodo di 8.000 anni fa, quando le condizioni climatiche erano diverse, i risultati non sono un esempio diretto di ciò che potrebbe accadere oggi. Ma, ha aggiunto, sono in grado di offrire «una visione approfondita del modo in cui le calotte glaciali possono collassare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA