Boris Johnson, primo ministro Tory britannico, ha fatto sapere di essere rimasto «profondamente turbato» dalle immagini delle tensioni verificatesi sabato a Londra alla veglia per Sarah Everard, la donna rapita e uccisa lo scorso 3 marzo (da un poliziotto secondo le indagini) mentre tornava a casa in un quartiere residenziale della capitale. Tensioni sfociate nell'intervento brutale di alcuni agenti di Scotland Yard nei confronti di alcune persone (quasi tutte donne) presenti al raduno, che era stato vietato alla vigilia dalla polizia in nome delle restrizioni legate all'emergenza Covid.
Johnson e la ministra dell'Interno, Priti Patel, secondo la Bbc, non intendono comunque togliere la fiducia alla comandante di Scotland Yard, Cressida Dick, che ieri ha chiarito di non volersi dimettere a dispetto dello sdegno generale - riecheggiato oggi da gran parte dei giornali - e alla quale la stessa Patel si è per ora limitata a chiedere un'indagine interna su quanto accaduto sabato.
“People who are saying they shouldn’t have been there, misunderstand the hurt that many women have gone through”
Lib Dem leader, Sir Ed Davey MP tells #BBCBreakfast the Met Police should have worked with the organisers of the Sarah Everard vigil ⤵️
https://t.co/acCak8foSm pic.twitter.com/mRnUYRcbQZ— BBC Breakfast (@BBCBreakfast) March 15, 2021
Intanto Dick (le cui dimissioni sono state giudicate non necessarie pure dal leader dell'opposizione laburista Keir Starmer) è stata convocata oggi per una riunione ad hoc sul caso Everard della taskforce tecnico-governativa su criminalità e giustizia presieduta dal premier. L'obiettivo, secondo Downing Street, è quello d'individuare misure per rafforzare la sicurezza delle donne nelle strade delle città britanniche e rispondere alla protesta innescata in tutto il Regno dalla vicenda di Sarah. «Presiederò una riunione della task force del governo per la criminalità e la giustizia per esaminare quali ulteriori azioni dobbiamo adottare per proteggere le donne e garantire che le nostre strade siano sicure.